Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport, alla vigilia del match contro il Liverpool.
Qual è l’insidia della gara di domani? “Ci sarà un bel pacchetto di insidie. Abbiamo davanti la squadra che ha fatto le ultime due finali di Champions, che ha fatto un calcio dove tutti gli allenatori e i calciatori hanno preso notizie per poi portarle in campo dentro le proprie squadre, uno stadio dà una pressione di emozioni costanti e qualsiasi scontro o duello viene vissuto come un gol. E’ un palcoscenico in cui tutti i calciatori del mondo vorrebbero giocare”.
La giovane età e la spensieratezza inducono l’allenatore al momento delle scelte – pensando anche all’Atalanta – di fare valutazioni diverse viste le condizioni favorevoli pensando al risultato? “Non è proprio così, perché la differenza tra arrivare primi o secondi nel girone è notevole. Però poi non so se scegliendo in un modo o nell’altro quale sia meglio vista la risposta delle prestazioni effettuate pur cambiando sei calciatori a partita. Quindi si va tranquilli convinti che tutto quello che si sceglie sia il meglio per quello che vogliamo affrontare”.
Si può dire che il Napoli dei record è nato proprio nella gara d’andata col Liverpool? “Sono partite che tracciano il percorso perchè hai davanti i migliori, quelli che tutti temono e di conseguenza ne viene fuori una presa di autostima e convinzione che ti può servire a fare subito esperienza e ad avere un carattere da mostrare domani sera in questo ambiente qui. Però ci vuole la qualità dei calciatori che noi abbiamo per poterlo mettere in pratica”.
Il Napoli di Spalletti, ma anche il Napoli di Osimhen e Kvaratskhelia? “Non è solo il Napoli di Spalletti, di Osimhen e di Kvaratshelia, è il Napoli anche di Raspadori e Simeone. Ci sono state diverse partite in cui Osimhen non c’era e noi poi abbiamo fatto questo percorso e siamo arrivati a questo livello perchè gli altri non hanno fatto sentire la mancanza dei giocatori titolari secondo i giornalisti”.
Tra Osimhen e Kvaratskhelia chi ha più margini di miglioramento? “Li abbiamo tutti, dipende da come ti poni nel lavoro che devi fare. Noi abbiamo una squadra giovane, per cui si spera sempre di essere bravi a fare un percorso sempre più importante perchè di quello c’è bisogno. Tutti quelli che ci affronteranno metteranno dentro sempre più roba e bisogna essere pronti a fare sempre le stesse cose andando a migliorare sempre. Anche calciatori top come Osimhen e Kvaratskhelia possono metterci qualcosa in più, ad esempio Osimhen si vede che i palloni che gli vengono randellati addosso alcuni li pulisce e li rende giocabili e poi riattacca i gli spazi. Altre volte andava da solo. Kvaratskhelia è infinito come possibilità, perchè uno che viene qui da un altro paese, con questa naturalezza e semplicità e fa vedere tutte quelle cose lì, c’ha ancora dei margini di miglioramenti che non si possono capire”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro