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Scugnizzeria in the World – Finisce il calvario di Allegra: il terzino torna in campo dopo quasi nove mesi

Continua l'avventura da separato in casa di Roberto Insigne: lo scugnizzo aspetta di lasciare Reggio Calabria

In attesa dell’inizio del girone d’antate del Campionato di serie B, si è disputata la seconda giornata del 2015 per gli scugnizzi mandati a farsi le ossa in Lega Pro. Un turno che ha riservato poche soddisfazioni agli azzurrini, ma c’è qualche nota positiva: su tutte il ritorno in campo dopo quasi nove mesi di Emanuele Allegra. I terzino destro classe ’94 ha lottato con gli infortuni e la sfortuna, l’augurio è che tutto sia passato. Bene anche Lasicki con il Gubbio e Novothny con il Sudtirol. Tanta panchina per gli scugnizzi con Celiento, Fornito e Nicolao rimasti al palo a guardare i propri compagni da bordocampo. Continua il momento difficile per Roberto Insigne che continua a vivere da separato in casa con la Reggina.

SAMPDORIA-EMPOLI 1-0 (Sepe)

L’Empoli perde a Marassi contro la Samp. Come di consueto, Sarri affida la porta allo scugnizzo Gigi Sepe. Chiamato in causa in due occasioni, si comporta bene deviando in angolo il tiro di Obiang prima e salvando in uscita sulla bella azione di Duncan. Nulla può sul destro di Eder che decide la gara.

CASERTANA-REGGINA 0-0 (R. Insigne)

I ragazzini del Sant’Agata compiono un’altra grande impresa dopo la vittoria di martedì sera al Granillo contro il Martina Franca e strappano un punto d’oro sul difficilissimo campo della Casertana, terza in classifica e reduce da 4 vittorie consecutive, tra cui quella di martedì nel derby con la Salernitana capolista. Una partita a senso unico, in cui gli amaranto sono rimasti arroccati in difesa con la speranza di strappare questo pareggio in una sfida che sembrava proibitiva, a maggior ragione alla luce delle condizioni con cui la squadra di Alberti s’è presentata a Caserta. In campo dal primo minuto sono andati ben sei “under 20″, di cui quattro “under 17″, tutti i ragazzini della Berretti di Giacomo Tedesco, “promossi” in prima squadra in questa fase transitoria di mercato e per le assenze dovute alle squalifiche dei difensori Camilleri e Ungaro. Tutto s’è poi aggravato al 19° minuto quando Mazzone, uno dei più giovani (ha 17 anni) ha commesso un fallo ingenuo a centrocampo ed è stato giustamente espulso. La squadra è rimasta in 10 uomini per tutta la gara, s’è difesa con i denti e con il cuore e a fine partita è andata a festeggiare sotto il settore ospiti in cui erano presenti una ventina di supporters amaranto. Un pareggio strappato con le unghie e che pesa sulla classifica amaranto. La Reggina così continua la risalita, riesce a blindare la propria porta per la seconda partita consecutiva e rimane imbattuta dopo che aveva chiuso un 2014 da incubo con 7 sconfitte consecutive.
La risalita continua: prossimo impegno lunedì 19 al Granillo contro la Paganese quando potranno esordire Belardi, Cirillo, Aronica e probabilmente anche altri nuovi acquisti che arriveranno in questi 9 giorni che ci separano dalla seconda giornata di ritorno.

Fonte: strettoweb.com

Casertana-Reggina 0-0. Ecco il tabellino del match:

CASERTANA (4-3-3): Fumagalli, Idda, Mattera, Murolo, Bianco (64′ Tito); Mancosu, Cruciani (70′ Carrus), Marano ((57′ Alvino); Mancino, Diakite, Cunzi.

A disp.: D’Agostino, D’Alterio, Antonazzo, Rajcic.

All.: Salvatore Campilongo
REGGINA (4-3-3): Kovacsik, Scionti (88′ Lorefice), Armellino, Di Lorenzo, Karagounis; Condemi, Mazzone, Maimone; Masini, Lancia (53′ Viola), Gjuci (49′ Louzada).

A disp.: Cetrangolo, Ammirati, Bramucci, Perrone.

All.: Roberto Alberti

Il giovane Roberto Insigne è ormai ai margini della rosa amaranto perché praticamente con la valigia in mano. CLICCA QUI per la nostra esclusiva che ne racconta le vicissitudini.

GUBBIO-L’AQUILA 0-0 (Lasicki)

Torna dall’Umbria con un punto L’Aquila, bloccata sullo 0-0 in casa di un Gubbio intraprendente e ben messo in campo dal navigato tecnico Leonardo Acori, forse anzi migliore ai punti.

Il risultato finale appare nel complesso giusto, dopo 95 minuti in cui le due squadre si sono sostanzialmente equivalse, benché siano i padroni di casa a poter in effetti recriminare per alcune palle gol non meglio sfruttate, per via della sfortuna in occasione del palo di Esposito e “per colpa” di almeno un paio di interventi decisivi di Giovanni Zandrini. Non da meno nemmeno il collega umbro Anthony Iannarilli, soprattutto quando ha dovuto letteralmente togliere dall’incrocio un magistrale piazzato di Corapi.

Contrariamente alle attese, Nunzio Zavettieri decide di schierare i rossoblù con un inedito 4-3-3, dando fiducia in difesa alla coppia di centrali Maccarrone-Zaffagnini con Pedrelli e Karkaliss sulle fasce e rilanciando De Francesco titolare a centrocampo, ma è nel reparto avanzato che si registrano le principali novità con il lancio dal primo minuto del neo acquisto Virdis al centro e soprattutto il reintegro di Pacilli a destra del tridente completato da Sandomenico.

Modulo speculare per il Gubbio di Acori, in cui spiccano il portiere Iannarilli (autore del pari degli umbri nell’ultimo match col Grosseto), il terzino sinistro ex Chieti D’Anna ed il faro del centrocampo Loviso.

Il Gubbio vanta il miglior attacco del girone con 28 reti segnate, L’Aquila di contro ha la seconda miglior difesa con appena 15 subìte. La squadra di Zavettieri mostra da subito propositività, pur evitando di scoprirsi dietro. Tuttavia, è proprio il Gubbio ad effettuare la prima conclusione a rete della gara al 6′, ma Mancosu dopo aver conquistato la sfera a centrocampo centra troppo la conclusione e Zandrini para senza problemi.

Più pericolosa la replica dell’Aquila all’11′, anche stavolta a coronamento di un contropiede: Sandomenico conquista palla sulla trequarti, brucia sullo scatto Luciani e, penetrato in area, tenta di infilare in diagonale Iannarilli che però non si fa beffare e sventa la minaccia. Ancora Sandomenico si dimostra frizzante al 15′, accentrandosi da sinistra, ma conclude troppo debolmente tra le braccia del portiere umbro.

Entrambe le compagini continuano a mostrare un calcio piacevole e ritmi abbastanza elevati, ma per la prima vera occasione da rete bisogna aspettare il 24′, allorché il Gubbio va vicinissimo al vantaggio con Esposito che, dal limite, calcia di prima attenzione su assist di D’Anna da sinistra e prende il palo interno alla destra di Zandrini.

Passata la paura, L’Aquila si riorganizza e riprende ad attaccare: è ancora una volta Sandomenico a concludere verso la porta di Iannarilli al 29′, ma la palla termina al lato. In tale fase sono comunque gli umbri ad avere il controllo del gioco, ed la 32′ portano un nuovo pericolo dalle parti della porta di Zandrini: Loviso lancia Mancosu che sembra stare per saltare il portiere aquilano, quando giunge provvidenzialmente Zaffagnini a spazzare.

Lareplica dell’Aquila è tutta in un calcio da fermo di Corapi al 37′, in verità alquanto centrale e velleitario, mentre la squadra di casa si rende ben più insidiosa al 40′ con Regolanti che va via bene a Zaffagnini, si accentra leggermente da sinistra e tenta di concludere a rete, ma Zandrini in uscita sventa la minaccia in due tempi. Ancora Zandrini in evidenza al 43′, quando è chiamato ad un volo plastico su conclusione dal limite di Marchionni, bravo a liberarsi di Maccarrone.

Poco dopo, al 45′ in punto, arriva il duplice fischio finale di un primo tempo che ha visto il Gubbio farsi preferire alla distanza. La seconda frazione si apre subito con un cambio nell’Aquila: Zavettieri manda in campo Di Mercurio in luogo di Pacilli, optando dunque per un assetto meno spregiudicato.

La prima conclusione verso la porta è anche nella ripresa del Gubbio, ma Mancosu al 48′ sparacchia al lato senza impensierire Zandrini. Controbatte L’Aquila al 50′ con Maccarrone, ma anche in questo caso Iannarilli blocca senza difficoltà.

Il Gubbio conferma di avere saldamente in mano il pallino della gara, grazie in particolare ad una grande prova di Loviso, mentre la squadra di Zavettieri in questa fase sembra limitarsi a controllare le iniziative avversarie e sperare in eventuali errori dei padroni di casa. Il gioco in tale fase si mantiene quasi del tutto a centrocampo, senza occasioni da rete né da una parte né dall’altra.

Al 66′ Zavettieri decide di riconferire ai suoi un assetto maggiormente offensivo, mandando in campo perna al posto di De Francesco. Tre minuti più tardi, al 69′, è tuttavia Corapi a costringere Iannarilli ad un grande intervento per evitare che il suo calcio di punizione si insacchi all’altezza dell’incrocio dei pali.

L’Aquila inizia ad alzare i ritmi, pur senza arrivare mai a concludere a rete fino al 78′, quando Di Mercurio conclude dalla distanza e costringe Iannarilli a rifugiarsi in corner. Girandola di emozioni a cavallo tra l’80′ e l’81′: prima Zandrini chiude alla grande su una conclusione di Regolandi da ottima posizione, poi sul capovolgimento di fronte è Iannarilli a neutralizzare una conclusione ravvicinata del solito Sandomenico dopo una serpentina tra la selva di gambe avversarie.

E’ invece determinante Zaffagnini ad intervenire all’84′ proprio al limite dell’area su Regolanti ormai prossimo a concludere da solo di fronte a Zandrini, togliendoli la sfera in tackle scivolato. All’86′ Zandrini calcia male e servire involontariamente Regolanti, fermato in scivolata fuori area dallo stesso estremo difensore che se la cava con un cartellino giallo: la successiva punizione di Loviso termina sull’esterno della rete.

Il Gubbio dimostra di aver ripreso coraggio, e ne dà ulteriore conferma poco dopo, quando Pedrelli è decisivo nell’anticipare il solito Regolanti su cross da destra di D’Anna, rimediando anche un fallo della punta umbra. Al 91′ convulsa azione in area aquilana, ma la sfera è alla fine preda di Zandrini.

Le fasi finali della gara vivono di continui e frenetici ribaltamenti di fronte, con entrambe le compagini desiderose di non accontentarsi del pari e di provare fino all’ultimo di avere la meglio, ma il risultato non cambia fino al triplice fischi finale.

La gara si conclude così con un pari fondamentalmente giusto nella sostanza, specchio di una contesa che ha visto le due squadre equivalersi, con gli umbri che però avrebbero forse meritato qualcosina in più per via delle migliori chances confezionate. Ma tutto sommato può andare bene lo stesso ad entrambe.

Il tabellino

Gubbio-L’Aquila 0-0

Gubbio (4-3-3): Iannarilli; Luciani, Lasicki, Manganelli, D’Anna; Domini, Loviso, Esposito (82′ Guerri); Mancosu (75′ Casiraghi), Regolanti, Marchionni. In panchina: Citti, Galuppo, Rosato, Vettraino, Cais. All. Acori

L’Aquila (4-3-3): Zandrini; Pedrelli, Maccarrone, Zaffagnini, Karkalis; De Francesco (66′ Perna), Corapi, Del Pinto (73′ Triarico); Pacilli (46′ Di Mercurio), Virdis, Sandomenico.In panchina: Cacchioli, Pomante, Carini, Bernasconi. All. Zavettieri

Arbitro: Marini di Roma 1 Assistenti: Muto di Torre Annunziata e Pagnotta di Nocera Inferiore

Ammoniti: Esposito, Manganelli (G); Del Pinto, Maccarrone, Zandrini (A)

Lorenzo Ciccarelli per Abruzzo24ore.tv

PONTEDERA-SPAL 2-1 (Allegra)

Sessantadue minuti in campo (prima di lasciare posto a Polvani), questo il bottino di Emanuele Allegra, fluidificante classe ’94 e di proprietà del Napoli, al suo esordio stagionale. Sì, perché l’esterno destro napoletano non vedeva il campo dallo scorso 27 Aprile, quando con la maglia del Pavia affrontò il Pro Patria prima di iniziare il calvario dei guai fisici che ora pare finalmente terminato. Per la cronaca il suo Pontedera porta a casa un’importante vittoria sulla Spal, di Luperini e Disanto le reti dei toscani; di Fioretti la marcatura ospite ad accorciare le distanze. L’augurio è che quella di oggi possa essere solo la prima di una lunga serie di presenze per il promettente prodotto del vivaio azzurro.

SUDTIROL-COMO 2-0 (Novothny)

In quel di Bolzano serve un gol per tempo al SudTirol per avere la meglio sul Como. Decidono le reti di Campo e Marras. Per Novothny, poco più di un’ora di gioco condita da un’ammonizione e buone giocate. Dopo l’esordio col botto, una gara ”normale” per il giovane azzurro

COSENZA-SALERNITANA 0-0 (Fornito)

La Salernitana di Menichini non va oltre lo 0-0 contro il Cosenza al San Vito, perdendo così la testa del girone C a vantaggio del Benevento. Il match non regala particolari emozioni, con le squadre che raramente si presentano con pericolosità in zona gol. Tra le fila della compagine calabrese non trova spazio lo “scugnizzo” classe ’94 Giuseppe Fornito, rimasto in panchina fino al termine dei 91′ minuti di gioco.

MESSINA-BARLETTA 0-0 (Donnarumma)

Il Messina cade tra le mura amiche del San Filippo sotto i colpi del vigoroso Barletta. I pugliesi espugnano il fortino siciliano grazie alle reti di Falli e Venitucci, giunte rispettivamente al 74′ e al 77′. Nella compagine di Grassadonia gioca dal 1′ l’esterno sinistro di proprietà del Napoli Donnarumma, poco attivo quest’oggi sulla propria corsia di competenza.

MANTOVA-ALESSANDRIA 2-0 (Nicolao)

Il Mantova ferma la capolista Alessandria. I grigi cadono in Lombardia sotto i colpi di Said e Caridi. Niente da fare per lo scugnizzo Giuseppe Nicolao che ancora non riesce a trovare spazio nell’undici di mister D’Angelo: solo panchina per il terzino sinistro partenopeo.

ASCOLI-PISTOIESE 6-3 (Celiento)

Batosta esterna per gli arancioni di Cristiano Lucarelli. La Pistoiese dell’ex attaccabte di Napoli e Livorno rimedia una sonora sconfitta in casa della capolista Ascoli. Al Del Duca, i marchigiani s’impongono per 6-3 e nella sestina bianconera spicca la doppietta di Berrettoni. La capolista non perdona i toscani. Partita amara anche per lo scugnizzo Daniele Celiento; il difensore centrale classe ’94 non trova spazio ed osserva la sconfitta dei suoi dalla panchina.

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