Giornata di campionato ricca di emozioni per Luigi Sepe. Il portiere dell’Empoli torna al San Paolo e lo fa da protagonista regalando ai suoi un pareggio contro un avversario più quotato. Turno da incorniciare anche per Jacopo Dezi che con il suo Crotone espugna il partenio di Avellino rendendosi protagonista di una prestazione tutta sostanza. Soffre ancora Roberto Insigne con la sua Reggina, così come Novothny con il Mantova. Bene, invece, il Gubbio di Lasicki che passa in trasferta e la Pistoiese di Celiento che si aggiudica il derby contro il Prato. Pareggio per il Cosenza di Fornito ed il Messina di Donnarumma. Vince anche l’Alessandria di Nicolao, ma lo scungizzo non trova spazio. Ancora fermo ai box Allegra.
NAPOLI-EMPOLI 2-2 (Sepe)
Nel pari pirotecnico tra Napoli ed Empoli spicca la prestazione di Luigi Sepe. Lo scugnizzo che difende i pali degli azzurri toscani dà vita ad una prestazione superlativa, come tutta la sua squadra del resto. Sepe, infatti, salva il risultato finale grazie al reattivo intervento sulla conclusione volante di De Guzman proprio all’ultimo secondo. Il portiere partenopeo, inoltre, si fa trovare pronto anche qualche minuto prima quando respinge il diagonale di Callejon dalla sua zolla preferita. L’Empoli pareggia al San Paolo, Sepe ci mette lo zampino.
AVELLINO-CROTONE 1-2 (Dezi, Maiell0)
Gli “squali” riemergono, i “lupi” vanno via con la coda tra le gambe. Il Crotone di Drago compie l’impresa espugnando il Partenio e scala ben quattro posizioni: la zona salvezza ora è distante solo 2 punti. L’Avellino perde terreno dalle prime della classe, ma resta in zona play-off. Il match si sblocca già al 7′ con l’ex attaccante azzurro classe ’90 Ciano (in grande spolvero=) che batte Gomis con in bel destro a giro e mette dentro l‘ottavo sigillo personale. I padroni di casa si riportano in partita al 26′ con Comi ma gli ospiti non demordono, continuando a giostrare il gioco con personalità. Il coraggio viene ripagato nel finale. Al 79′ arriva la rete del sorpasso con Salzano ed al 90′ l’estremo difensore Caio Secco para un rigore a Castaldo, suggellando il pomeriggio “eroico” della compagine rossoblu. Ottima anche la prova di Dezi, propositivo e reattivo in fase di copertura. Il tecnico lo inserisce nel terzetto di centrocampo titolare, lasciandolo sul terreno sino al triplice fischio conclusivo. Applaude invece i suoi compagni dalla tribuna lo squalificato Maiello.
SAVOIA-REGGINA 2-0 (R. Insinge)
Finalmente il Savoia c’entra la prima vittoria interna, superando allo stadio “Alfredo Giraud” di Torre Annunziata la Reggina, fanalino di coda del campionato. Decisiva la rete di Checcucci nella prima frazione di gioco e il rigore di Scarpa sul finale di gara. Una vittoria importante per il Savoia che riesce a togliere lo “0” dalla casella vittorie in casa e torna ad assaporare il gusto dei tre punti, utilissimi per la salvezza.
LA GARA. Mister Ugolotti sorprende tutti cambiando completamente il modulo, mandando in campo un formazione schierata con un 4-4-2. Indisponibili, Di Nunzio, Gallo e Calzi, tornano in campo dal primo minuto Corsetti, Checcucci, Verruschi e Sevieri. La risposta amaranto è affidata ad un modulo offensivo, un 4-3-3 tutto votato all’attacco. Nelle battute iniziali è il Savoia a comandare il gioco, sfiorando in un paio d’occasioni il colpo grosso con Verruschi che da buona posizione non riesce a sfruttare l’opportunità creata da uno cross di Scarpa. La reazione degli ospiti è affidata a Viola che, dopo uno scambio al limite dell’area con un suo compagno, colpisce il palo facendo tremare la porta biancoscudata. Il Savoia però sembra averne di più, i movimenti sono quelli giusti, anche quelli senza palla, e al venticinquesimo la gara si sblocca grazie ad una rete di Checcucci che, sfruttando un tiro sporco di Corsetti su azione di calcio d’angolo, devia la palla in porta regalando il vantaggio ai bianchi. La Reggina risponde subito colpo su colpo con Armellino, che però trova la pronta opposizione di Santurro. Il match è giocata a viso aperto da entrambe le squadre con il Savoia che però ha una marcia in più, riuscendo a creare le occasioni migliori, ma rischiando un po’ in fase difensiva. La prima frazione di gioco si conclude con il Savoia in vantaggio di misura contro la Reggina.
Nella ripresa i bianchi sfiorano subito il vantaggio con Sirigu che, su calcio di punizione battuto da Sevieri, trova la deviazione da distanza ravvicinata ma Kovacsik si salva per il rotto della cuffia. La Reggina rinfoltisce l’attacco, togliendo il difensore Camilleri e inserendo l’attaccante Masini, passando difatti a quattro attaccanti, nella speranza di ritrovare il pareggio. Anche il Savoia opera una sostituzione, inserendo Gargiulo al posto di Verruschi, il talento di Ponticelli non vedeva il campo da gioco dalla prima gara di campionato contro il Melfi a Frattamaggiore. Gli amaranto alzano il baricentro, ma i padroni di casa attendono i ragazzi di Tortelli nella propria metà, senza rischiare particolarmente. Insistono i calabresi con le loro offensive, mentre il Savoia si occupa più della fase difensiva che di andare alla ricerca della seconda rete per consolidare il vantaggio. Ugolotti nota che l’attacco oplontino ha perso lucidità e manda in campo Cipriani al posto di Del Sorbo. La compagine di Torre Annunziata rialza la testa e si riporta in zona d’attacco e conquista un calcio di rigore per atterramento di D’Appolonia in area da parte di Rizzo. Dagli undici metri si presenta il capitano Scarpa che firma il raddoppio spiazzando Kovacsik. Nel finale i bianchi vanno vicino alla terza rete con Cirpiani, ma il portiere degli amaranto riesce ad opporsi. La gara si conclude così, con il Savoia che si aggiudica la prima vittoria tra le mura amiche, arrivando a quota dodici punti in classifica e battendo una concorrente diretta alla salvezza.
PISTOIESE-PRATO 2-0 (Celiento)
Derby frizzante nei primi minuti quello tra Pistoiese e Pisa: rapidi capovolgimenti di fronte nei primi minuti anche se mancano vere occasioni da entrambe le parti. Due gialli tra le fila dei padroni di casa in due minuti: al 5′ con Piana e al 6′ Calvano. Entrambi diffidati, salteranno la trasferta di Gubbio. Prima azione da segnalare al 9′ con una bella azione arancione e un tiro di Calvano bloccato senza problemi da Pelagotti. Poi il ritmo cala e rimane basso per una ventina di minuti. Al 26′ padroni di casa in vantaggio: cross di Coulibaly e Vassallo concude a rete. La reazione degli ospiti arriva al 33′ con un tiro di Rozzio respinto di piede dall’estremo difensore arancione. Animi accesi al Melani: al 34′ giallo anche per Lisuzzo. Nuovo brivido per il Pisa al 38′ con Falzerano che entra in area, si porta a spasso mezza difesa nerazzurra ma alla fine non riesce a tirare. Al 41′ ospiti vicini al pareggio con Arma su cross di Di Cuonzo ma la palla non entra. L’ultima azione del primo tempo è del Pisa: Morrone tira ma Olczak salva il risultato.
La ripresa parte con un cambio nelle fila del Pisa: Beretta lascia il posto a Giovinco. Pistoiese che controlla e che raddoppia al 51′ con Piscitella: splendida apertura di Calvano che serve Piscitella che si libera bene e tira, battendo Pelagotti. Gli animi diventano tesi e al 53′ nuovo cartellino giallo, questa volta per Di Cuonzo. Mister Braglia prova a mescolare le carte e al 57′ fa entrare Misuraca al posto di Costa. Misuraca che pochi secondi dopo mette in difficoltà Olczak che però alla fine riesce a metterci una pezza. Al 63′ cambia anche Lucarelli: esce tra gli applausi Piscitella e al suo posto Tripoli. Tre minuti e Coulibaly colpisce il palo, ma la bandierina del signor Di Martino era già alzata da qualche secondo. Il secondo giallo per il Pisa arriva al 68′ e tocca a Morrone. Gli ospiti si fanno avanti cercando di sbloccare il risultato: al 73′ sfiora la traversa Iori, un minuto dopo colpo di testa di Rozzio lasciato solo davanti a Olczak. Al 75′ ammonito Iori per un brutto fallo su Frascatore. Terza sostituzione per il Pisa: Finocchio al posto di Morrone, pochi minuti e Lucarelli fa entrare Saric che rileva Vassallo. All’85′ ultimo cambio deciso da Lucarelli: entra Falasco al posto di Calvano. Pisa ancora vicino al gol con un gran colpo di testa di Arma, la palla sfila alla sinistra dell’estremo difensore arancione. Gli ultimi quattro minuti di recupero non sbloccano il risultato con i padroni di casa che controllano gli attacchi nerazzurri. Tre punti fondamentali per i ragazzi di Lucarelli, che salgono in classifica a quota 25 punti.
MANTOVA-SUDTIROL 0-1 (Novothny)
Il Mantova perde di misura tra le mura amiche del Martelli contro il Sudtirol di Sormani. A decidere la sfida è il rigore trasformato da Fischnaller al 48′. tra i padroni di casa trova spazio dal 1′ minuto lo scugnizzo Novothny, poco ispirato. L’attaccante magiaro di proprietà del Napoli non riesce a rendersi pericoloso in zona gol, subendo anche un’ammonizione al 44′.
PRO PIACENZA-PONTEDERA 1-1 (Allegra)
PIACENZA. Il Pontedera non va oltre il pari in casa della Pro Piacenza. La sconfitta del Pisa qualche ora prima al cospetto della Pistoiese aveva fatto sognare i tifosi granata, visto che con 3 punti la truppa di Paolo Indiani avrebbe agguantato il terzo posto in classifica. Allo stadio Garilli è proprio l’ultima forza del campionato a passare in vantaggio dopo 9’ con Matteassi, abile a incunearsi in area di rigore sul settore destro prima di battere con freddezza Ricci.
La reazione del Pontedera c’è e costringe i padroni di casa nella propria metà campo. Forcing che si concretizza al 27’, quando Francesco Disanto, al primo gol in assoluto in Legapro, raccoglie una respinta della difesa avversaria e fredda Alfonso con un gran tiro al volo. Nella ripresa la Pro Piacenza non si fa mai vedere dalle parti di Ricci, con i granata che cercano la vittoria.
La manovra di Grassi e compagni però non è fluida come in altre occasioni e le azioni d’attacco si sviluppano per la maggior parte con lanci lunghi all’indirizzo degli attaccanti. Al 66’ Cesaretti prende il posto di Disanto e proprio all’ex Frosinone capita sui piedi la palla del possibile 2-1. Il regalo della retroguardia piacentina però non viene sfruttato a dovere e Alfonso para in uscita. Dopo 4’ di recupero finisce 1-1.
MARTINA FRANCA-COSENZA 1-1 (Fornito)
Pari salomonico tra Martina e Cosenza. Le marcature sono state di Calderini al 6′ che ha trasformato un calcio di rigore e dell’ex rossoblù Arcidiacono che si è fiondato su una palla smanacciata da Ravaglia. Nella ripresa le occasioni create dalle due formazioni un po’ per imprecisione ed un po’ per bravura dei due portieri non state capaci di sbloccare il punteggio. E’ un pari che serve poco ai biancazzurri che a 14 punti restano in zona play-out con il Savoia che adesso preme dietro a due punti. nel prossimo turno il Martina avrà un derby-trasferta proibitivo allo stadio Via del Mare di Lecce. Il pari non rilancia in graduatoria il Cosenza ma permette ai rossoblù di allungare la serie di risultati utili consecutivi e di muovere la classifica verso l’alto. Nella diciassettesima giornata i Lupi della Sila riceveranno al San Vito l’Aversa Normanna con l’opportunità di provare a tornare al successo.
ISCHIA-MESSINA 2-2 (Donnarumma)
Pareggio che scontenta sia l’Ischia che il Messina. Gli Isolani passano in vantaggio con Ciotola, ma i siciliani rimontato prima pareggianco con Altobello e poi passando in vantaggio grazie al colpo di testa di Bjelanovic. L’Ischia si salva grazie a Citola che firma la doppietta personale e regala un punto ai suoi. Tra le fila del Messina 90′ per lo scugnizzo Donnarumma.
ALESSANDRIA-FERALPI SALO’ 2-0 (Nicolao)
L’Alessandria passa in casa contro il Feralpi salò grazie alla doppietta di Rantier. Buon periodo dei grigi che continuano a far bene. Lo scugnizzo Nicolao osserva dalla panchina la bella prova dei suoi compagni.
SANTARCANGELO-GUBBIO 0-2 (Lasicki)
Il Gubbio espugna il “Valentino Mazzola” sferrando due “cazzotti” fatali al Santarcangelo di Fraschetti. I perugini sbloccano il risultato al 34′ con Casiraghi e la chiudono al 74′ con Domini, alimentando così le speranze play-off nel girone B. Nella compagine di Acori trova spazio anche l’azzurro Igor Lasicki. Il difensore polacco classe ’95 (il più giovane tra i 22 sul terreno di gioco) resta in campo fino alla fine e si destreggia con discreta personalità, non commettendo errori da matita blu.
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