Ultima stagionale per gli scugnizzi. Sepe saluta Empoli dalla panchina di San Siro mentre vivono momenti contrapposti i giovani Tutino, Lasicki ed Insigne jr. I primi due retrocedono con il loro Gubbio, a differenza di Roberto Insigne che centra un’insperata salvezza con la sua Reggina che resta in Lega pro. Male Palma che perde ma continua ad accumulare esperienza nella sua stagione Lituana.
INTER-EMPOLI 4-3 (Sepe)
L’Empoli perde per 4-3 a Milano contro l’Inter. La vittoria non basta ai nerazzurri per centrare l’Europa League. Sarri lascia ancora una volta spazio a Bassi, dunque solo panchina per lo scugnizzo Sepe.
MESSINA-REGGINA 0-1 (R.Insigne, Donnarumma)
Derby dello stretto intriso di polemiche nel rovente pomeriggio di play-out di Lega Pro. La Reggina è salva, prima grazie al tribunale che le ha restituito due punti condannando alla retrocessione il Savoia, e poi grazie al campo dove per ben due volte gli amaranto hanno superato il Messina che finisce così in serie D. La Reggina doveva difendere il risultato di 1 a 0 ottenuto quattro giorni fa al ‘Granillo’, per questa ragione mister Tedesco ha optato per uno schieramento più difensivo, un 4-4-2 con gli esterni bloccati ed i soli Insigne e Viola a dar fastidio in avanti con la loro velocità. La scelta tutto sommato dà ragione al tecnico dei calabresi, la Reggina soffre poco o nulla le sortite offensive di un Messina che prova ad aggrapparsi all’orgoglio dell’evergreen Giorgio Corona che però da solo non basta. La partita è dura e bloccata, i cartellini gialli fioccano sin dai primi minuti. Insigne prova subito a dare uno squillo importante al 13’ con una conclusione di sinistro che si spegne di poco a lato alla sinistra di Berardi, sarà l’unico lampo del talento di proprietà del Napoli. Non è propriamente la partita ideale per Insigne jr che spesso si trova costretto a combattere da solo nella morsa dei difensori siciliani che non rinunciano a fermarlo con le cattive maniera, la sua partita durerà 80 minuti, Tedesco decide di sostituirlo con Balistreri, mossa che si rivelerà decisiva. Il primo tempo non regala troppe emozioni, così come la ripresa che inizia con un quarto d’ora di ritardo a causa del continuo lancio in campo di fumogeni da parte dei tifosi di casa. Una possibile svolta del match arriva al 55’ quando viene espulso per secondo giallo Benedetti. La Reggina così costretta in dieci si rintana nella propria area di rigore difendendo con i denti il vantaggio conquistato all’andata e, grazie anche ad un Belardi in stato di grazia che al 79’ toglie dall’angolino una girata di Orlando, riesce ad abbassare la saracinesca. Nella ripresa c’è spazio anche per l’altro talento napoletano, Donnarumma, schierato da esterno mancino alto per dare ulteriore spinta. Nello Di Costanzo azzecca la mossa, spesso infatti il Messina si rende pericoloso dalla sua sinistra ma la beffa si consuma incredibilmente all’87’ quando proprio Balistreri, subentrato al posto di Insigne, di testa svetta più alto di tutti su un calcio di punizione di Zibert e trafigge Berardi. La Reggina terminerà la sua gara in nove con l’espulsione di Aronica, l’ex Napoli si becca il secondo giallo per perdita di tempo. Nonostante la doppia superiorità numerica gli amaranto conservano l’inviolabilità della loro porta e la categoria. Retrocede in serie D una squadra storica del nostro calcio, il Messina.
GUBBIO-SAVONA 1-1 (Lasicki, Tutino)
Termina dopo diciassette anni l’avventura nel calcio professionistico del Gubbio. Il pareggio interno per 1 a 1 contro il Savona vale la retrocessione in serie D. Ospiti che passano subito in vantaggio al terzo minuto con un eurogoal di Carta che pesca il jolly con una volée di sinistro su cui nulla può l’estremo difensore Iannarilli. Al 26′ però il Gubbio trova la rete del pareggio con Rosato che sfrutta alla grande una situazione da schema sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’1 a 1 però non è sufficiente, al Gubbio servirebbe un altro goal per salvarsi, rete però che non arriverà nonostante le tante occasioni create dai ragazzi di mister Bonura. Non è stato della partita l’ex primavera azzurro Tutino ancora condizionato da problemi fisici, il match di Lasicki comincia invece al 72′ della ripresa quando Bonura lo manda in campo al posto di un esausto Caldore a rischio secondo giallo. Il difensore ha poco lavoro da fare visto il forcing finale degli eugubini che però non produce il goal che sarebbe servito per la salvezza, a restare in lega pro è il Savona, retrocessione amara per Tutino e Lasicki nella loro prima esperienza da professionisti.
Berretti, PRATO-JUVE STABIA 1-1 (Palumbo)
La Juve Stabia ha superato quest’oggi il turno nei play-off del campionato Berretti. Agli ottavi di finale le vespe dirette da mister Agovino hanno superato il Prato: dopo l’1-0 di Castellammare, oggi in Toscana è finita 1-1. Torracchi ha portato in vantaggio il Prato al 3′, Gisonni ha pareggiato all’88’. L’esterno destro classe ’97 Giorgio Palumbo ha disputato gli interi novanta minuti ben figurando in entrambe le fasi, ai quarti di finale la compagine di Castellammare incontrerà la Lucchese.
ATLANTAS-SPYRIS KAUNAS 2-0 (Palma)
Sconfitta per lo Spyris Kaunas di Giuseppe Palma, centrocampista ancora di proprietà del Napoli. I lituani, che una settimana fa avevano battuto l’Atlantas in casa nel recupero della quinta giornata della A Lyga, massimo campionato locale, hanno perso per 2-0 a Klaipeda, contro lo stesso Atlantas nella quattordicesima giornata iniziato alle 16.30. Palma, ex Primavera del Napoli, ha giocato tutti i novanta minuti, come di consueto. E’ stata decisiva ai fini del risultato la doppietta del russo Panyukov.
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