Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Napoli.
C’è una bella sfida con una squadra che ha 15 partite utili consecutive, ha dei punti deboli questo Napoli? La partita si fa su quelli o sulle tue certezze?
“Rispettiamo tantissimo il Napoli, dobbiamo avere un pizzico di presunzione/ambizione per pensare di andare là, avere le occasioni e ottenere un risultato positivo, sapendo che possiamo essere la 16esima di questo elenco ma vorremo mettere in difficoltà il Napoli, che ora è quasi ingiocabile e sta ottenendo questi risultati con gioco, idee, organizzazione. Noi cercheremo di non snaturarci sapendo che dovremo difenderci bene e cercando di sfruttare le occasioni che ci meriteremo”.
Il Sassuolo subisce pochi tiri in porta: perché?
“È la strada migliore per cercare di subire meno gol, credo che domani questo numero potrebbe alzarsi perché il Napoli calcia tanto, crea tanto, fa tanto possesso, però dobbiamo continuare su questa strada: una fase difensiva individuale in alcune zone del campo perché accettiamo il duello ma allo stesso tempo una fase difensiva di squadra che è cresciuta e passa dall’atteggiamento che sta un pochino cambiando e questo è positivo”.
Ti affidi al singolo per la superiorità? È la settimana di Frattesi, che ha usato bellissime parole nei tuoi confronti.
“Per quanto riguarda i dribbling è una caratteristica naturale. Il Napoli ha quei giocatori ma li abbiamo anche noi e dobbiamo metterli nelle condizioni di giocarsi l’uno contro uno, poi dovremo essere bravi a difenderci. Per Davide, sta crescendo. Ha fatto un campionato in crescendo l’anno scorso, non ha ricominciato da dove ha finito, vuoi per le parole di mercato, ma alla fine è rimasto con la volontà di rimanere e le prestazioni lo dimostrano. Ovviamente giocare in B è una cosa, in A un’altra, giocare in una squadra che ti permette nelle condizioni che ti permette di esprimerti ma è la squadra che mette nelle condizioni un singolo di esprimersi al meglio”.
Quanto vi può aiutare nella testa la vittoria contro il Verona e le due buone prove contro le big Inter e Atalanta?
“Vincere aiuta a vincere, una vittoria dà più consapevolezza. Poi si parla di numeri, in A due sconfitte consecutive non sono niente. Bisogna essere equilibrati e lucidi, la vittoria col Verona è stata una spinta in consapevolezza. Domani dovremo fare una prestazione giusta, dovremo essere bravi perché la palla ce l’abbiamo anche noi, abbiamo la possibilità di mettere in difficoltà il Napoli. tutti sanno che il Napoli crea occasioni, ti mette in difficoltà e fa gol. Probabilmente ci metteranno molto in difficoltà ma noi dobbiamo mettere da parte l’ultima partita a Napoli, perché un minimo da lì dobbiamo attingere, non abbiamo fatto bella figura e vogliamo fare bella figura e ottenere risultato”.
Ti aspettavi questo impatto da Raspadori? Gli dirai qualcosa?
“Non mi stupisco di quello che sta facendo e di quello che farà che sarà migliore di quello che sta facendo. Non mi sorprende e nemmeno in futuro perché è destinato a ottenere grandi cose. Cosa gli dirò? Lo saluterò, sarò contento di vederlo, anche lui probabilmente sarà un po’ emozionato perché il Sassuolo è stata la sua squadra. Io posso esprimere un’opinione, non devo dare consigli. Lui ha solo bisogno di essere accompagnato, ora chi è a Napoli lo accompagnerà sicuramente”.
Ferrari e Berardi?
“Ferrari è il capitano, ha scontato la squalifica, ma è importante il suo rientro. Chi ha giocato ha fatto bene perché poi abbiamo vinto ma rientra il capitano e non nascondo che potrebbe giocare. La sua assenza è pesante ma non solo in campo, è un leader a suo modo, ci sono tanti leader in una squadra, lui essendo il capitano è normale che si senta responsabilizzato da questa fascia. Berardi? Penso si stia allenando ancora ma non con la squadra, domani non sarà della partita, non so quando recupererà ma il fatto che si stia allenando è positivo”.
Il Sassuolo nell’ultimo periodo ha realizzato i suoi gol con squadre che aggredivano, il Napoli parte dal basso e ha quel tipo di caratteristica: può essere un segnale positivo?
“Lo spero, questo è un modo ottimistico di vedere la partita. Noi dobbiamo essere ottimisti e ambiziosi, pur sapendo che in casa loro, con le loro qualità, partendo dal basso, hanno giocatori fisici e di qualità, ad esempio è rientrato Osimhen che dà tanto a loro, noi dobbiamo andare lì non a festeggiare il Napoli, ma perché no a fare uno scherzo”.
Dove pensa possa aggredirvi il Napoli?
“Faccio fatica a trovare una defezione nel Napoli, vuoi per le qualità di gioco, le individualità, l’autostima, la consapevolezza. Noi parliamo di una vittoria una settimana fa, loro non hanno ancora conosciuti sconfitta e penso che faranno la loro gara di qualità e aggressione, con grandi individualità nell’uno contro uno. Si parla giustamente del Napoli perché è primo in classifica con merito ma forse nella preparazione ho parlato meno del Napoli rispetto alle gare precedenti, il Napoli è sulla bocca di tutti per merito, tante cose le sappiamo, dobbiamo pensare anche a noi”.
Pinamonti ha fatto due gol al Napoli…
“Mi auguro che Andrea possa continuare sulla striscia di prestazioni che sta facendo. Io non giudico i giocatori sui numeri ma sulle prestazioni, non credo alla cabala, su tante cose che il tecnico deve vedere in condivisione con lo staff. Se partirà dall’inizio, mi auguro possa essere in linea con le prestazioni che ha fatto. Se li metteremo in condizione di far gol sono convinto che i nostri attaccanti faranno gol”.
Cosa è successo tra Ayhan e Traore, chi ha portato a casa il pallone?
“Credo abbia portato il pallone a casa l’arbitro. Tutto risolto. È normale che si approfondiscano queste cose, tutto risolto”.
Il Napoli è la candidata allo Scudetto?
“Penso che sul Napoli vadano sprecati solo aggettivi positivi, quando hai questa striscia di risultati vuol dire che stai facendo bene. Hanno giocatori tecnici e fisici, è una squadra completa. Dopo 11 partite si può delineare qualcosa ma i valori non sono cambiati”.
Siamo alla vigilia di Halloween. C’è una cosa che più la spaventa della sua squadra?
“La volontà di entrare in campo pensando a noi, mi preoccupa non mi spaventa. Difenderemo su tutte le situazioni di possesso del Napoli, per me significa pensare a noi con palla e senza palla, spero di averlo trasmesso alla squadra, non andiamo a Napoli per essere vittima sacrificale, male che vada si perde ma dobbiamo fare di tutto per vincerla, altrimenti pareggiarla, o altrimenti fare il massimo”.
Frattesi è bravo ma ha trovato anche l’allenatore giusto. Lui ha detto che il vostro rapporto è di amore e odio. Ce lo spiega meglio?
“Credo volesse intendere bastone e carota, sono un allenatore di 25-26 giocatori e cerco di avere lo stesso rapporto in campo con tutti, poi è normale che uno quando gioca prende la carezza in un modo, bisogna gestire anche queste cose, non tendo solo a fare carezze o bastonate, tra virgolette, credo che intendesse questo”.
Il suo nome è stato accostato alla Juve…
“Meglio parlare di Napoli-Sassuolo, non vorrei neanche parlarne”.
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