L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa nel post-partita di Napoli-Crotone. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Le partite dopo la Champions sono sempre a rischio, nei dieci giorni precedenti a questa sfida abbiamo giocato con Juventus, Roma e Real Madrid, poteva esserci un calo di energie nervose. Ho chiesto alla squadra d’approcciarsi alla gara con determinazione e massima concentrazione, talvolta siamo stati un po’ leziosi, potevamo chiudere la partita anche prima. Pavoletti in teoria è il più forte nel far salire la squadra, non c’era bisogno oggi di far alzare ancora il baricentro, fa fatica negli spazi stretti, naturalmente quando si sono aperti gli spazi è stato opportuno schierare Mertens. Oggi ha avuto un’occasione di testa, non si può non tenere conto dell’esplosione di Dries in un ruolo originariamente non suo. Insigne e Strinic? Nell’ultimo mese state sottovalutando le partite di Jorginho, ha fatto 161 passaggi con 42 verticalizzazioni, se li avesse fatti qualcun altro domani ci sarebbero gli speciali. Ho cambiato cinque elementi, mi sembrava giusto e hanno fatto tutti bene, anche Chiriches che ha commesso qualche errore. Ho sostituito solo Rog perchè è un ragazzo esuberante ed era già ammonito. Milik? Ha più bisogno d’allenarsi, in tre mesi ha lavorato dieci ore, fa fatica al momento a trovare brillantezza. E’ stato fenomenale nel rientrare in campo velocemente ma non si può pretendere che sia in grande condizione visto che si è operato cinque mesi fa. Bisogna imparare anche a sfruttare il lavoro sporco di Pavoletti, se avessimo attaccato meglio la porta in varie situazioni del primo tempo potevamo andare in vantaggio. Nelle ultime quattordici partite abbiamo portato a casa 36 punti, ne abbiamo solo uno in meno rispetto allo scorso campionato ma facciamo la Champions, ci sono stati degli infortuni, la Coppa D’Africa, non abbiamo Higuain ne abbiamo perso Milik. Bisogna concentrarsi partita dopo partita, ho la sensazione che la squadra possa giocarsela fino in fondo”
Dal nostro inviato al San Paolo Ciro Troise
