Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida del San Paolo vinta 2-0 contro il Chievo. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Koulibaly è migliorato tantissimo e ha ancora del potenziale da tirare fuori, Albiol invece è un calciatore determinante. E’ un giocatore che gioca oltre cento palloni a partita, ha un’importanza straordinaria per la squadra. Giocare in questo meccanismo di linea difensiva non è semplice giocare, soprattutto insegnarlo a un difensore di 34 anni. E’ una grande soddisfazione. Le mie parole dopo la sfida contro il Genoa erano chiare, ho solo detto che quando ci sono episodi di questo tipo è preferibile che intervenga qualcuno della società. De Laurentiis? Probabilmente al presidente è arrivata la voce secondo cui avrei chiesto che parlasse qualcuno della società. In questo momento preferisco non parlarne. Gabbiadini? L’ho fatto giocare con la speranza che si sbloccasse, penso che per lui sia importante. Quando la squadra si è abbassata al 60′ ho pensato che Milik potesse avere caratteristiche più adatte al momento e l’ho mandato in campo. Hamsik al centro un pò di gusto me lo dà, in questo momento noi abbiamo dovuto far muro con 18 giocatori e quindi è diventata una necessità. Rog? Ha fatto il primo allenamento con noi il 9 settembre, è ancora in una fase di comprensione dove è capitato e come giochiamo. Diawara e Maksimovic sono arrivati nell’ultimo giorno di mercato e hanno dovuto recuperare, dopo un’estate tormentata, la condizione fisica. Un ragazzo come Diawara ha bisogno di un mesetto per imparare il nostro gioco cosi come Maksimovic deve passare da una difesa a tre a una a quattro, dopo la pausa spero di recuperare alcuni calciatori. Serve pazienza con questi ragazzi, sia da parte mia che da parte di tutti. Giaccherini? E’ quello più vicino a essere inserito in campo, si allena costantemente da 10 giorni. A livello di mentalità dobbiamo ancora crescere, a volte abbiamo qualche calo di tensione che ci fa perdere il controllo della partita e non mi piace. Nel controllo del match siamo stati meno passivi che in passato. Miglior calcio d’Italia? Non lo so, ho visto poche squadre per il momento. Studiare una squadra significa averci giocato contro, non averla vista a pranzo o a cena. Esclusi gli ultimi 5 minuti, quella di stasera è stata una partita più che godibile”.
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