Il Sindaco De Magistris ha parlato dei lavori di restyling al San Paolo nel corso della conferenza stampa di presentazione dei lavori stessi tenutasi presso la sala della Giunta di Palazzo San Giacomo, soffermandosi sul programma e durata degli interventi. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Ringrazio tutti, ringrazio i dirigenti e funzionari del Comune di Napoli. C’è uno sforzo pubblico del Comune di Napoli e di Napoli Servizi. Non è stato facile, c’è stata tanta generosità. Tutto ciò di cui parliamo oggi non è in conflitto con la società. Abbiamo un dialogo costante, siamo intervenuti perchè era sotto gli occhi di tutti che non si poteva più attendere. Non si poteva più mettere una pezza qua e là per evitare la chiusura del San Paolo che aveva bisogno di interventi. Non si metteva mano al San Paolo da Italia 90, in cui furono fatti più danni che altro. Il San Paolo è lo stadio della città, del popolo. È lo stadio di tutti non di qualcuno. È un crono-programma serio, scandito che non va in conflitto con la stagione agonistica del Napoli. I primi interventi partono entro la fine di quest’anno. Parte la progettazione per l’altra parte, verranno fatti lavori significativi in estate. I lavori riguarderanno tutto lo stadio. Ringraziamo il Coni, che ci ha dato un sostegno molto forte. Vogliamo coinvolgere la città. Vogliamo costruire luoghi accoglienti per eliminare il degrado degli ultimi anni. L’obiettivo è valorizzare questa somma di denaro non scontata. È stato un investimento importante per il valore speciale di questo stadio. Non sono soldi sprecati o persi. C’è un legame forte tra città e calcio. Se il Comune non interveniva con forza, c’era il rischio concreto di non giocare più al San Paolo. Siamo tutti impegnati a rispettare il crono-programma. La data di inizio degli altri lavori è dopo l’ultima gara di campionato. La società deve farci sapere se va avanti con il progetto dello stadio, di cui non ne possiamo essere felici. Se ciò non dovesse accadere, siamo pronti per stabilire un nuovo tavolo con il Coni per superare il problema delle ingabbiature in ferro volute con i lavori per Italia 90. Non è un mero tinteggiamento dello Stadio San Paolo, è un impegno importante. Lo stadio resterà quello. Abbiamo voluto rispettare la volontà di tanti napoletani.”
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