Come riporta l’edizione odierna di Repubblica, l’allarme era già scattato venerdì, ma la conferma ufficiale di Ancelotti ha agitato comunque la vigilia del Napoli. « A Udine dovremo fare a meno di Insigne » , ha annunciato ieri mattina il tecnico, costretto con malcelato rammarico a rinunciare al suo giocatore più in forma nell’anticipo di stasera ( 20.30) alla Dacia Arena. Lo stop dell’attaccante è stato imposto da un leggero affaticamento muscolare, confermato pure dall’ecografia eseguita d’urgenza nella clinica Pineta Grande, prima della partenza per il Friuli. Non dovrebbe trattarsi di nulla di grave e lo stesso allenatore si è poi preoccupato di sdrammatizzare. « A Parigi il nostro capocannoniere dovrebbe esserci, contiamo di recuperarlo per la trasferta di Champions di mercoledì » . Intanto c’è però da fronteggiare l’emergenza nel reparto offensivo in campionato, visto che è ritornato con qualche fastidio dal doppio impegno con la sua Nazionale anche l’algerino Ounas. E all’elenco degli indisponibili s’è aggiunto il giovane Luperto, che aveva più di una chance di partire da titolare sulla fascia sinistra e invece deve dare forfait.
La formazione anti- Udinese è dunque più che mai un rebus, nonostante il piccolo indizio dato ieri da Ancelotti. « Potrei privilegiare i giocatori che durante la sosta sono rimasti ad allenarsi a Castel Volturno». Si può dunque ipotizzare l’utilizzo di Karnezis tra i pali, di Malcuit in difesa (con lo spostamento di Hysaj sul lato mancino) e a metà campo di Verdi, che è pure in ballottaggio con Milik per fare coppia con Mertens: nel caso in cui il tecnico decida di tenersi un attaccante di scorta in panchina. « Quel che è certo — ha chiarito Ancelotti — è il massimo impegno con cui affronteremo questa partita, senza far calcoli in vista della Champions. Vincere in Friuli è il migliore dei modi per prepararci alla sfida successiva, contro il Psg».
Ancelotti vuole che il Napoli dia il meglio in tutte le competizioni, senza precludersi alcun traguardo. « La Juve è a più 6 in classifica ed è giusto sentire la pressione: il nostro obiettivo è migliorarci sempre » . Il secondo posto in classifica è dunque un trampolino di lancio e non un punto di arrivo, per gli azzurri. « Pensiamo a battere l’Udinese » , è l’ordine. Anche senza Insigne.
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