Pepe Reina ha parlato ai microfoni del Mattino anche della vicenda giudiziaria che lo ha riguardato da vicino in questi ultimi giorni: “Non mi ritengo una persona coinvolta nell’ambiente di cui si parla da giorni sui giornali. Ogni giorno vedo titoli che mi riguardano, persino i miei genitori in Spagna sono raggiunti da notizie che mi associano a fatti di camorra. Vorrei battere su questo punto: non ho avuto alcun rapporto con clan, boss o soggetti in odore di camorra. Gli Esposito? Mi vennero presentati al mio arrivo a Napoli da Paolo Cannavaro, credevo che fossero imprenditori e li ho incontrati o frequentati assieme ad almeno altre trecento persone che mi saranno state presentate in questi anni a Napoli. Ma c’è anche un altro punto da ricordare: mi è stato detto che erano sponsor del club azzurro, che avevano contratti commerciali con la squadra. Per quale motivo non avrei dovuto fidarmi?”.
Uno dei tre fratelli Esposito è titolare di un centro di scommesse. Non crede che fosse inopportuno che uno dei giocatori più influenti del Napoli, continuasse a frequentare titolari di un centro di scommesse?
“Gioco per vincere e ho sempre cercato di vincere per la mia squadra e di rafforzare la mia carriera di atleta. Non vedo cosa c’entri con me quel centro scommesse. La mia condotta è sempre stata leale, mai un dubbio sul mio conto. Io in quel centro scommesse non sono mai entrato”.
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