La querelle tra il presidente De Laurentiis e le autorità del Comune di Napoli è quanto di più dannoso per il Napoli ed il suo futuro.
Il Napoli, inteso come squadra di calcio, è ovviamente e giustamente indissolubilmente legato alla città di Napoli, ai suoi tifosi ed alle sue strutture. Pensare che la società possa vivere senza il movente principale che la spinge ad esistere è assolutamente insensato. E’ altrettanto vero che alla città campana invece serva necessariamente la Ssc Napoli poiché qui il calcio è religione e sfogo per una tra le piazze più calde d’Europa, che vive un rapporto simbiotico con la sua squadra. Le due realtà sono collegate, comunicano ed interagiscono e possono trarre tanti vantaggi l’una dall’altra.
La piazza azzurra non può che beneficiare dalla crescita del club di De Laurentiis sia in termini puramente economici, legati agli introiti derivanti dallo stadio e da tanti aspetti di questo tipo, sia in termini di umore della città, che risente più di altre dei risultati sportivi del suo team. A De Laurentiis e soci un ambiente sereno, un’amministrazione collaborativa e permissiva conviene nella maniera più assoluta sia per dare libero sfogo agli investimenti strutturali, che sono la chiave di volta per il successo di una squadra, sia perchè difficilmente gli affari prosperano durante la guerra e questo ADL lo sa bene.
I successi sportivi del Napoli dipendono indirettamente dal suo rapporto con le istituzioni e la situazione che si è venuta a creare in questo momento senza dubbio ostacola ogni probabilità di crescita del movimento calcistico in terra azzurra.
Tutto nasce dal problema dello stadio e delle Universiadi, lì dove le tante incomprensioni con le autorità hanno portato alla mancata apertura della campagna abbonamenti per la nuova stagione azzurra provocando un irrimediabile danno economico alle casse del club campano. Gli interventi per l’ammodernamento dell’impianto sono stati tardivi e non tempestivi ed il patron azzurro ha mal digerito questa situazione, dedicando parole non dolcissime a De Magistriis nel corso della conferenza stampa al San Nicola di Bari. I complimenti al sindaco di Bari De Caro hanno portato altrettanti commenti negativi per l’attuale primo cittadino napoletano. Da quel momento il focolare di un rapporto già ai minimi storici è impazzato e si è giunti all’invito accettato da parte del sindaco di Napoli di guardare Napoli-Fiorentina dalla Curva B con il tifo organizzato. Mossa che non fa che fomentare l’odio di quella frangia di tifosi nei confronti di De Laurentiis. Il comunicato del Napoli di ieri sera affonda ancor di più il coltello nella piaga di un rapporto che difficilmente si ricomporrà in tempi brevi ed a farne le spese, mai come in questo caso, sono entrambe le parti.
Finché il Comune e la società continueranno a darsi battaglia per pochi milioni senza perseguire un interesse comune, difficilmente il Napoli diventerà un player importante nell’universo del calcio italiano, dove i meriti ed i risultati sportivi contano fino ad un certo punto.
A cura di Matteo Cascella
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