Il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha parlato a margine dell’assemblea di Lega ai cronisti presenti: “Un inizio così per Piatek?Me lo aspettavo, altrimenti non l’avrei venduto a quelle cifre. E’ veramente un giocatore importante. Capisco i genoani, in molti non sono contenti, però era un’operazione che si doveva fare. A me non sorprende, in una squadra dove in attacco ci sono più possibilità può esprimersi al meglio. Noi non avevamo grandi soluzioni in attacco, siamo una squadra diversa. Avendo più soluzioni ha più possibilità di segnare, credo che arriverà oltre i 35 gol in gare ufficiali. Rammarico per la cessione? Provo soddisfazione nell’aver venduto un giocatore che sta facendo bene. E’ come un sarto che ti vende un abito perfetto. Credo sia giusto così, noi abbiamo preso dei soldi giusti. Auguro a Piatek i successi che merita. Le scoperte Rolon, Romero, Lerager e Sanabria? Siamo fortunati… Sono delle scelte che sembrano occasionali, ma non lo sono. Sono dettate da momenti che uno ha impiegato a studiare determinate situazioni. E’ evidente che c’è un lavoro dietro, così come delle decisioni. Si potrebbe parlare anche di tanti giocatori che invece non hanno risposto alle nostre aspettative, ma li abbiamo sempre scelti pensando che fossero giocatori adatti al nostro calcio. Valutazione di Piatek raddoppiata? Non è affar mio, il Milan non deve fare trading come noi. Loro devono valorizzare il proprio asset ed il proprio club. Noi facciamo fatica a rifiutare certe offerte, per il Milan è diverso. Poi nel calcio succedono cose folli, magari arriva qualcuno ad offrire 300-400 milioni e allora il Milan lo venderà. Kouamè-Napoli? Adesso pensiamo al campionato, poi vedremo in estate. Noi siamo sempre nella condizione di fare il bene della società, anche se questo concetto a volte non è condiviso dai tifosi. Noi facciamo ciò che serve al Genoa, anche in termini di investimenti strutturali, per questo abbiamo bisogno di risorse. Il prossimo talento per il Genoa? Ne abbiamo più di uno… penso che a giugno capiremo un po’ meglio tutto, ma dietro c’è uno studio di un anno. Le polemiche sul VAR? Ieri mi è sembrato tutto strano, soprattutto che dopo la chiamata del VAR Abisso abbia confermato il rigore. Forse non ha visto nella maniera giusta e questo vuol dire che il sistema va ripensato. Io penso che dal momento in cui interviene il VAR ci debba essere qualcuno di diverso dall’arbitro a giudicare. Preoccupazione? Non ce n’è, non credo Abisso volesse fare un errore così grossolano. Il problema è che quando interviene il VAR evidentemente c’è un dubbio. Se l’arbitro sbaglia si dice che non è rigore, non si manda a rivederlo”.
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