Un’opera di Dario Sarnataro e Giampaolo Materazzo, un vero e proprio “manuale della fede” per i tifosi del Napoli. Parliamo di “I campioni che hanno fatto grande il Napoli”, una sorta di enciclopedia sugli ottantanove anni di storia del Calcio Napoli, il primo libro di una coppia di giornalisti-scrittori al lavoro già per un’altra opera che sarà svelata a Dicembre. La storia non è solo rivolta al passato, non può essere vista con gli occhi rivolti all’indietro, è maestra di vita perchè ciò che è successo negli anni scorsi può rappresentare un aiuto per comprendere e analizzare meglio il presente. Questo concetto è stato applicato in maniera ottimale questa sera a “La Cartiera” di Pompei al dibattito sul libro prodotto proprio da Sarnataro e Matarazzo. Gli ospiti Enrico Fedele, Gianfranco Lucariello, Pasquale Casale, ex calciatore del Napoli di Luis Vinicio, Gennaro Scarlato, il primo capitano dell’era De Laurentiis, e Alberto Savino, guidati dalla conduzione di Gianluca Gifuni e Ornella Mancini, hanno affrontato un dibattito sul Napoli di Sarri. Fedele ha insistito sulla necessità di cambiare modulo, di schierare il Napoli con il 4-3-3 per sfruttare la forza d’urto degli esterni d’attacco bravi a saltare l’uomo. Argomento condiviso in parte da Pasquale Casale che condivide l’idea di riportare Insigne sulla fascia non considerandolo un rifinitore ma allo stesso tempo si sofferma sull’equilibrio di squadra e considera la mediana del Napoli troppo leggera per il centrocampo a tre, l’unico aiuto potrebbe arrivare dal sacrificio costante degli esterni offensivi. Scarlato, Savino e Lucariello insistono di più sugli interpreti, sul fatto che Gabbiadini sia l’unica seconda punta vera del reparto offensivo azzurro e che non possa stare in panchina. Se sulla tattica ci sono pareri discordanti, sulla struttura societaria sono tutti d’accordo. “De Laurentiis deve delegare di più al management, finchè il Napoli avrà questa struttura piramidale farà fatica”, sostengono i protagonisti del dibattito. Massimo D’Alessandro raccoglie intanto le domande del pubblico mentre scorrono le immagini dei gol più belli della storia del Napoli e inevitabilmente i riferimenti al passato non mancano. La domanda più ricorrente è qual è il giocatore più forte della storia del Napoli? Lucariello e Fedele fanno il nome di Luis Vinicio. “Non è stato l’attaccante più tecnico in assoluto, aveva cuore e fisico, infatti, lo chiamavano “O lion”. Ricordo un’amichevole tra il Lanerossi Vicenza in cui aveva giocato segnando trenta gol e l’Internapoli, fece vedere a Chinaglia come si saltava e colpiva al volo contemporaneamente”, sostiene Fedele prima che l’argomento si sposti sulla difesa. Nel podio della classifica dei marcatori più bravi ci sono Ferrara, Fabio Cannavaro e Bruscolotti mentre il difensore che complessivamente scalda i cuori di tutti è Krol. Durante il dibattito, spuntano aneddoti interessanti che meritano di essere approfonditi tuffandosi nella lettura de “I campioni che hanno fatto grande il Napoli”. Ecco le foto dell’evento:
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Dai nostri inviati a “La Cartiera” Ciro Troise e Antonio Balasco
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