Se c’è una società della Serie A che non ha nulla da invidiare alle corazzate europee a livello di settore giovanile questa è senza alcun dubbio l’Atalanta. Un lavoro di scouting e di crescita tra i migliori del vecchio continente, ed un continuo afflusso di talenti dalle giovanili alla prima squadra. Un modello di calcio, quello di valorizzare e poi rivendere le giovani promesse, che ha consentito ai nerazzurri di stazionare stabilmente nella massima serie del calcio italiano. Sono innumerevoli le scommesse vinte, da Pazzini a Montolivo, passando per Tiberio Guarente e andando a finire a Giacomo Bonaventura. Già, proprio Bonaventura, il talento classe ’89, per gli amici “Jack”, ieri ad un passo dalla Lazio, ma alla fine rimasto all’Atalanta. C’è da scommette che sarà uno dei pezzi pregiati del mercato estivo.
Non solo la Lazio su di lui, anche la Roma, la Fiorentina e soprattutto il Napoli, che in più di un’occasione ci ha fatto un pensierino. Sia con Mazzarri che con Benitez. Bonaventura infatti, potendo giocare sia sulla trequarti che a centrocampo, risulterebbe un jolly importante per il 4-2-3-1 del tecnico spagnolo. Ma si potrebbe adattare benissimo anche in un 4-3-3, garantendo la giusta qualità nei due ruoli d’esterno d’attacco o in quello di centrocampista con compiti più offensivi. Un patrimonio del club bergamasco, e di riflesso della nazionale italiana, che certamente verrà conteso a suon di milioni a giugno. E nel match di domenica contro il Napoli, potrebbe, a ragion veduta, essere uno degli uomini più pericolosi per la retroguardia di Benitez. L’assenza di un mediano alla Behrami potrebbe favorire proprio la sua capacità di muoversi tra le linee e di creare occasioni. Osservato speciale quindi. Niente male per uno che, dopo un inizio di carriera all’insegna di alcune piccole difficoltà, ha avuto il suo exploit al Padova nel 2010. Da allora una carriera in ascesa, in pianta stabile all’Atalanta, dove prima diventa titolare e poi perno fondamentale del gioco di Colantuono. Gol, assist e grandi giocate, ed anche la chiamata di Prandelli. Certo, il 4-0 contro il modestissimo San Marino non è la vetrina ideale per testare Bonaventura nel calcio internazionale, ma rappresenta pur sempre un punto d’inizio. Adesso, sfumato il passaggio alla Lazio che lo voleva come sostituto di Hernanes, Bonaventura avrà davanti a se almeno altri sei mesi per mettersi in mostra con l’Atalanta. Dopo di che, il mercato imporrà la sua logica, il denaro farà il suo corso e il miglior offerente potrà avvalersi delle prestazioni di Jack. E’ il mercato, questione di offerte, di trattative. E forse, ipotesi non così remota, Bonaventura, oltre all’azzurro Italia, potrebbe vestire anche un azzurro più chiaro, quello del Napoli.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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