Tra cartellino ed ingaggio, Bruno Uvini è costato 3,3 milioni di euro ma in maglia azzurra ha totalizzato due presenze, una in Europa League ed una in Serie A. Era il 2 Novembre del 2014, al San Paolo il Napoli affronta il Catania. Mesto rimedia un grave infortunio, Paolo Cannavaro resta in panchina e in campo ci va Bruno Uvini; Benitez comunica così in modo molto lampante che l’ex capitano non rientra più nei piani suoi e della società. Bruno Uvini se la cava, gestisce abbastanza bene la pressione, si limita al compitino che svolge in maniera sufficiente e porta a casa la sua prima gara al San Paolo in serie A (precedentemente era sceso in campo in Napoli-Psv Eindhoven, gara di Europa League con il Napoli già qualificato ai sedicesimi di finale), ottantatre minuti da aggiungere al proprio curriculum per cercare di trovare una squadra che puntasse su di lui, che desse un senso a quei milioni investiti per acquistarlo dal Sao Paulo. Uvini arriva ad agosto del 2012 ma con Mazzarri non trova spazio. Bruno Uvini talvolta gioca in Primavera, totalizza quattro presenze con i ragazzi di Saurini. L’esordio a Pescara è preoccupante: gli azzurrini perdono 3-1, il difensore brasiliano classe ’91 ha delle responsabilità sui tre gol subiti, fu la prima sconfitta stagionale per Roberto Insigne e compagni. Il suo rendimento migliora nelle altre tre gare disputate contro Juve Stabia, Palermo e Ternana. Poi il prestito al Siena, dove non trova spazio, e il rientro al Napoli. Nella stagione 2013-14 gioca la sua prima gara ufficiale con la Primavera ed è un disastro, a Roma finisce 5-1 per la Lazio con Keita che sfuggì più volte all’ex Tottenham e Sao Paulo. Qualche mese dopo l’ingresso contro il Catania e la fiducia concessagli da Benitez per una sera ma il destino non cambia. Uvini va ancora in prestito, stavolta al Santos, dove colleziona undici presenze. L’ultima gara disputata risale al 16 Novembre 2014 contro il Cruzeiro, poco più di quattro mesi. Domani il Napoli contro l’Atalanta deve rinunciare agli squalificati Ghoulam e Albiol e all’infortunato Strinic, ha recuperato Koulibaly ma c’è comunque emergenza in difesa. A Verona era stato convocato Luperto, difensore classe ’96 della Primavera azzurra, speranza per il futuro, giovane su cui si dovrebbe puntare con fiducia ed entusiasmo. Rafa stavolta ha scelto Uvini, sarà il quarto centrale di difesa a disposizione con Britos che probabilmente sarà adattato sulla fascia sinistra. Ancora una volta il Napoli ha comunicato con i fatti che la valorizzazione del suo vivaio non è tra le priorità. Forse perchè a giugno si dovrà discutere con il Lecce la comproprietà senza alcun accordo pregresso e naturalmente il valore del giocatore crescerebbe in caso di debutto in gare ufficiali, dopo lo spezzone di partita disputato a Ginevra lo scorso 6 Agosto in amichevole contro il Barcellona. Dopo il caso Maggio, un’altra storia “misteriosa” avvolge il Napoli ma c’è una certezza: se ti chiami Radosevic o Uvini, le opportunità si moltiplicano anche senza esito, se invece il tuo cognome è Luperto, resta solo l’illusione di un’amichevole estiva. Almeno per ora, speriamo di essere smentiti in futuro…
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