Nel corso di Si Gonfia La Rete, in onda sulle frequenze di Radio Crc, è intervenuto Antonio Di Natale, ex bomber di Empoli e soprattutto Udinese ecco un estratto proposto dalla redazione di IamNaples.it:
“i primi sei mesi senza calcio sono stato alla grande, dopo 21 anni avevo bisogno di riposare un pò la testa, ora vado a vedere qualche partita, soprattutto in Serie B. Napoli? Sarri con Mertens ha fatto la stessa scommessa che ha fece con il direttore Marino, anche lui puntò su un attacco fatto di piccoletti, giocavo con Sanchez. Tornando al Napoli devo dire che è bello vederli giocare. In avanti, molti progressi li ha fatti Insigne che ha finalmente capito di essere un attaccante, sta dimostrando di essere un calciatore fondamentale per il Napoli e lo diventerà anche per la nazionale, mentre invece Mertens mi somiglia. La mia scelta di rimanere ad Udine? Con quella maglia ho giocato la Champions, ho vinto due volte la classifica marcatori e mi ha regalato la possibilità di giocare due europei, la mia famiglia stava bene lì, ecco perché ho scelto di restare. Quagliarella? Ho vissuto con Fabio 4/5 ad Udine, poi quando fu acquistato dal Napoli fui molto felice perché realizzava il suo sogno, spero che gli sia concesso un giorno di tornare. Napoli? La maglia azzurra pesa, ho sempre tifato Napoli, però forse quella maglia pesava molto per me. Fare goal al Napoli era un po’ segnare ai fratelli, ecco perché a volte non giocavo, mi dispiaceva troppo. Messaggio a De Laurentiis? La miglior cosa sarebbe quella di riconfermare questa squadra e rinforzarla con qualche calciatore importante per poter competere una volta e per sempre con la Juventus, manca davvero poco al Napoli. Futuro? L’anno prossimo mi piacerebbe vedere un pò come lavora Sarri, chiederò al mister di ospitarmi, mi piacerebbe un giorno diventare allenatore, partirò dai ragazzi per capire se ho il profilo giusto. Nazionale? Sono d’accordo con Buffon, questa Nazionale, con questo gruppo di giovani, può diventare fortissima per tanti anni. Il mio erede? Dico Insigne, anche se io ho segnato qualche goal in più, magari se già riuscisse a segnare la metà dei miei goal sarebbe già importante.”
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