VERSO LA GARA – Al San Paolo, il Napoli affronta l’Udinese di Oddo nell’ambito degli ottavi di finale di Coppa Italia: dopo vittoria trasferta di Torino, Sarri attua un cospicuo turnover, schierando Sepe tra i pali, Maggio terzino a destra – con Hysaj che viene dunque dirottato a sinistra – nella difesa a quattro poi completata da Maksimovic e Koulibaly; a centrocampo, il tecnico toscano conferma Jorginho in cabina di regia (anche perché Diawara è indisponibile), ma schiera al suo fianco dal 1’ Zielinski (che abbandona momentaneamente il ruolo di esterno alto) e Rog. In attacco, Sarri si affida a sorpresa a Callejon in veste di prima punta, con Giaccherini e Ounas esterni offensivi. Nell’Udinese, Oddo imposta un 3-5-2 con Nuytinck, Danilo e Bochniewicz in difesa e Larsen e Pezzella esterni di centrocampo; nel ruolo di interni, l’ex tecnico del pescara si affida a Balic (e alle sue geometrie), Jankto, Hallfreddson, con Matos seconda punta a supporto di Bajic, attaccante bosniaco classe ’94.
LE CHIAVI DEL MATCH – Ad inizio match, il Napoli schiaccia l’Udinese nella propria metà campo, alzando subito i ritmi e mettendo in mostra una grande rapidità di palleggio; i friulani sono ben presto costretti ad abbassare il baricentro per contrastare la pressione azzurra, schierandosi con 5-4-1 in fase di non possesso e creando grande densità a centrocampo per ostruire le linee di passaggio agli azzurri. Oddo pone in fase di non possesso Matos in marcatura su Rog – tra i più dinamici del Napoli – e Bajic su Jorginho per limitare le geometrie del regista azzurro e dunque arginare la manovra dei padroni di casa. Ad inizio ripresa, Oddo manda in campo De Paul al posto di Jankto, passando ad un 3-4-2-1 che vede Matos e lo stesso De Paul nel ruolo di trequartisti a supporto dell’unica punta Bajic. Nonostante prosegua il predominio del Napoli, gli azzurri non riescono a concretizzare le occasioni create: al 58’, Sarri decide di effettuare un doppio cambio per provare ad incentivare la fase offensiva della propria squadra in termini realizzativi, inserendo Mertens e Insigne al posto di Callejon e Giaccherini. Nell’Udinese, Oddo sfrutta particolarmente il lavoro nelle due fasi degli esterni di centrocampo – che finiscono spesso per aiutare i difensori in fase di copertura per poi eventualmente ripartire: al 70’, il tecnico dei friulani è costretto a sostituire Pezzella per crampi e mandare in campo al suo posto Widmer; il terzino svizzero va a posizionarsi a destra e dunque Larsen passa a sinistra. Dopo appena un minuto, Insigne porta in vantaggio il Napoli: il fantasista azzurro viene servito sulla corsa da Mertens, si inserisce in area di rigore e batte Scuffet con un diagonale di sinistro. Sarri a questo punto manda in campo Allan al posto di Ounas – Rog va dunque a posizionarsi sull’out di destra – per rinforzare il centrocampo in termini di dinamismo e fisicità; Oddo inserisce subito dopo Lasagna al posto di Matos per cercare di proiettarsi maggiormente in attacco dopo lo svantaggio: nonostante alcune ripartenze insidiose dell’Udinese nel finale di gara, gli azzurri riescono a disimpegnarsi senza eccessivi problemi e con diligenza, blindando così il risultato e accedendo ai quarti di finale di Coppa Italia.
A cura di Mariano Menna
