Un match che significa tanto per il Napoli, quello di scena al San Paolo contro l’Udinese di Colantuono. Sarri si affida al consueto 4-3-3 con tutti i titolarissimi in campo ed Insigne e Callejòn ai lati del Pipita Higuain, a caccia del 200esimo gol con le maglie di club. Colantuono opta per un prudente 3-5-1-1 con Bruno Fernandes in appoggio all’unica punta Thereau ed un centrocampo folto con Lodi in posizione di playmaker. Sin dai primi minuti la squadra di Sarri mostra il piglio giusto attaccando a testa bassa l’Udinese e mantenendo la solita difesa schierata altissima. Gli azzurri pressano alti in fase passiva provando a far male ai friuliani sull’asse Callejòn-Hysaj con lo spagnolo molto bravo a tagliare al centro dell’area. Entrambe le squadre iniziano molto corte e aggressive sin dai primissimi minuti di gioco, con gli azzurri a fare la partita. Colantuono sceglie le marcature a uomo con Lodi a limitare Jorginho e Badu su Hamsik. Il Napoli si affida al suo fenomeno, Higuain ci prova spalle alla porta mettendo i brividi alla difesa dell’Udinese. I bianconeri prendono coraggio con il passare dei minuti e cercano di sfruttare gli esterni e le palle inattive con Lodi. Higuain non si arrende ma manca di precisione sotto porta, con Karnezis bravo a stoppare il Pipita. Difesa azzurra impeccabile nella prima frazione di gioco con il duo Koulibaly-Albiol sempre attento e puntuale. La squadra di Sarri patisce la densità in mediana dei bianconeri e prova a scavalcarla con lunghe verticalizzazioni mal sfruttate dal tridente azzurro. Prima frazione di gioco che vola via con un Napoli parso a tratti confuso nella manovra d’attacco pur con un Higuain vivace a cui è mancato solo il gol.
IMMENSO HIGUAIN – Nella ripresa Colantuono manda in panchina Felipe, ammonito ed in grande sofferenza con il Pipita, inserendo il più rapido Piris. Le grandi giocate del Napoli di Sarri passano sempre dai suoi piedi. Gonzalo Higuain illumina il gioco, abbassandosi tra le linee per smistare i palloni per i compagni. Al minuto 53, però, il Pipita mostra la sua natura di killer di area di rigore e servito in profondità da Jorginho, porta in vantaggio il Napoli con un diagonale mancino che tocca il palo e s’insacca alle spalle di Karnezis. Oltre al Pipita, anche l’ex centrocampista dell’ Hellas Verona è parso in grande crescita nel secondo tempo riprendendo il controllo del centrocampo azzurro dopo una prima frazione di gioco complicata. Jorginho torna a dominare in mediana liberandosi della strettissima marcatura di Lodi che nel primo tempo aveva limitato la prestazione del regista azzurro. Colantuono prova a riprendere la partita con l’ingresso del più offensivo Aguirre al posto dell’evanescente Bruno Fernandes, spostando in avanti il baricentro della squadra bianconera. L’Udinese lascia molti spazi agli azzurri che provano ad approfittarne ma senza chiudere il match. Napoli che soffre i friuliani sulle palle ferme pur senza rischiare concretamente.
VITTORIA SOFFERTA, DIFESA GRANITICA – A poco più di 20′ dal termine, Sarri manda in panchina Insigne per sfruttare la freschezza e la rapidità in profondità di Dries Mertens. Colantuono le prova tutte pe tentare la rimonta mandando in campo Ali Adnan al posto di Iturra per sfruttare l’iracheno sulla fascia mancina. Squadre molto lunghe che si concedono importanti spazi in contropiede. Arriva il momento di El Kaddouri che rileva uno stremato Callejòn, tra i più generosi in campo. Il Napoli prova a gestire il vantaggio tentando l’affondo con Mertens e Higuain, l’Udinese concede tantissimo spazio agli azzurri che non riescono ad assestare il colpo del ko. Ultimo cambio per mister Sarri che concede ad Higuain la standing ovation, lasciando spazio a Gabbiadini. Udinese che prova a sfruttare il calo fisico degli uomini di Sarri provando a rendersi pericolosa in avanti con i cross dalle fasce. Napoli che sul finire del match accusa un comprensibile calo fisico ma il reparto arretrato mantiene alta la concentrazione e rimane imbattuto anche con i friuliani. Nonostante una partita giocata con grande personalità e compattezza dai bianconeri, le qualità dell’attacco azzurro hanno preso il sopravvento. Prestazione di grande sacrificio per Callejòn, sempre più fondamentale per gli equilibri tattici del Napoli di Maurizio Sarri. Lo spagnolo è uscito dal campo esausto, dopo una gara di grande intensità sia in fase offensiva che di ripiegamento.
A cura di Simone Ciccarelli
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