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Analisi Tattica Napoli Calcio

Napoli-Salisburgo, l’analisi tattica: qualità degli azzurri nettamente superiore, il pressing degli ospiti non ostacola la costruzione del gioco

Per vanificare la densità portata a centrocampo dal Salisburgo, il Napoli prova spesso a impostare l'azione sulle fasce

VERSO LA GARA – Al San Paolo i padroni di casa del Napoli affrontano il Salisburgo nell’ambito della gara di andata degli ottavi di finale di Europa League. Dopo la sconfitta casalinga con la Juventus di domenica scorsa, Ancelotti effettua alcuni cambi di formazione, schierando Meret tra i pali, con Hysaj e Mario Rui rispettivamente esterni di destra e sinistra e con Maksimovic e Koulibaly al centro della difesa. A centrocampo, Fabian Ruiz affiancherà Allan, mentre Callejon e Zielinski giocheranno sulle fasce; infine, il tecnico azzurro si affida in attacco alla coppia formata da Mertens e Milik, con Insigne che parte dalla panchina. Rose, allenatore del Salisburgo, imposta un 4-3-1-2 che vede Ramalho e Onguene al centro della difesa, con l’ex obiettivo azzurro Lainer e Ulmer rispettivamente terzini a destra e sinistra; in mediana, il tecnico tedesco schiera Schlager, Samassekou e Junuzovic, con Wolf che agirà da trequartista a supporto di Daka e Dabbur.

LE CHIAVI DEL MATCH – Il Salisburgo attua un pressing altissimo e insistito che inizialmente disorienta un po’ il Napoli. Gli azzurri provano ad impostare spesso l’azione da dietro, in particolare con i terzini, vista anche la densità su cui il Salisburgo può contare a centrocampo. Al 10’ il Napoli sblocca la gara con Milik, che viene servito in profondità da Mertens, dribbla il portiere avversario e deposita il pallone in rete. I padroni di casa continuano a spingere, mettendo in seria difficoltà il Salisburgo quando accelera: col passare dei minuti il pressing degli ospiti si allenta inevitabilmente o comunque non ostacola la costruzione di gioco degli azzurri, che mettono in mostra una qualità nettamente superiore. Al 18’ il Napoli raddoppia con Fabian, che riceve palla al limite dell’area da Callejon e batte Walke con una splendida conclusione di sinistro. A inizio ripresa, il Salisburgo mostra una sorta di reazione in termini di pressing e dinamismo, ma senza creare troppi problemi al Napoli – e consentendo allo stesso tempo a Meret di mettersi in mostra in qualche circostanza. Al 58’ il Napoli cala il tris grazie ad un’autorete di Onguené, che su cross di Mario Rui manda la sfera nella propria rete. Al 61’ Gulbrandsen e Mwepu vanno a rilevare Daka e Junuzovic, mentre nel Napoli entrano Diawara al posto di Fabian e successivamente Insigne al posto di Mertens. L’ingresso di Diawara porta Fabian a spostarsi sulla fascia sinistra. Dopo aver subito il terzo goal, il Salisburgo – complice anche la stanchezza – perde fiducia e cala in termini di intensità, ma questo non impedisce agli uomini di Rose di impensierire gli azzurri e di chiamare ancora in causa Meret. Al 75’ Rose spende l’ultimo cambio a sua disposizione per inserire Minamino al posto di Dabbur, mentre Ancelotti manda in campo Ounas al posto di Milik. Il Napoli gestisce il risultato fino al triplice fischio arbitrale nonostante qualche ripartenza degli ospiti, riuscendo così ad ottenere un risultato ampiamente positivo nella gara di andata.

 

A cura di Mariano Menna

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