VERSO LA GARA – Il Napoli esordisce in Champions sfidando il Liverpool campione in carica al San Paolo, Ancelotti rispetto alla gara vinta contro la Sampdoria fa tre cambi: Manolas, Allan e Insigne sostituiscono Maksimovic, Elmas e Zielinski. Squadra partenopea con Insigne sulla sinistra, Callejon a destra e Mertens e Lozano in avanti. Fabiàn ed Allan formano la coppia di centrocampo. Da sottolineare, che il mister azzurro conferma i due terzini lasciando in panchina ancora una volta Malcuit e Ghoulam.
Klopp schiera i suoi con un 4-3-3 e recupera Robertson in extremis. La coppia centrale è formata da Matip e Van Dijk mentre a fungere da centrocampista centrale è Fabinho con Milner ed Henderson a fare le mezzali. Il tecnico tedesco conferma il tridente delle meraviglie formato da Salah, Firmino e Mané.
PRIMO TEMPO – Entrambe le squadre attuano un pressing forsennato. Il Napoli ha una linea alta con Mertens dietro a Lozano. Klopp dà il compito ad Henderson e Milner di marcare in fase di di costruzione Allan e Fabiàn. La squadra inglese quando attacca porta i due terzini all’altezza di Salah e Manè con Firmino che va tra le linee a svolgere una funzione da trequartista. A differenza delle partite precedenti, gli azzurri sbagliano poco in fase di possesso e riescono a superare la prima pressione avversaria. Mario Rui è il terzino che ha il compito di spingere di più, cercando così di sorprendere Salah mentre Di Lorenzo rimane a fare il terzo a destra nella difesa centrale. Con il passare dei minuti della prima frazione di gara, Mertens si posiziona a destra tra Callejon e Di Lorenzo, lasciando lo spazio a Insigne che si accentra dietro Lozano che funge da prima punta. Il Napoli subisce contropiedi pericolosi conseguenti da calcio d’angolo a favore; cosa già accaduta con Juve e Sampdoria. Fabiàn, il centrocampista che ha più facoltà di iniziare l’azione, sbaglia troppi appoggi e regala così almeno un paio di occasioni alla squadra di Klopp. Primo tempo equilibrato con due azioni pericolose per parte: Fabiàn per i padroni di casa e Firmino per i Reds.
SECONDO TEMPO – Il Napoli è molto più aggressivo nella prima mezz’ora nella ripresa e sfiora il goal, dopo una grande azione, con Mertens che viene fermato da un intervento prodigioso di Adrian. Gli azzurri pressano in maniera più convinta e più di squadra; sale in cattedra Allan che dà il via ai propri compagni quando è il momento di pressare gli avversari. Passati i primi trenta minuti, la squadra di Ancelotti rifiata e arretra favorendo così il Liverpool che diventa il padrone del campo. Il mister partenopeo corre ai ripari e sostituisce Insigne con Zielinski che si posiziona sempre a sinistra con il compito di accentrarsi e far migliorare il palleggio sulla mediana. Klopp osa di più inserendo Wijnaldum per Milner che ha caratteristiche più difensive rispetto al primo. Al 68′ Llorente entra al posto di Lozano e si posiziona sempre come prima punta. Terzo e ultimo cambio per Ancelotti che cambia un esausto Allan per inserire forze fresche con Elmas. I tre cambi danno i frutti sperati e la squadra azzurra cambia ritmo e al 81′ Callejon si procura un rigore che Mertens realizza. Klopp tenta il tutto per tutto facendo entrare Shaqiri per Henderson e schierando i suoi con un 4-2-1-3. Il Napoli ha ancora forza di pressare alto e Mertens induce all’errore Van Dijk che favorisce Llorente che insacca. Nei minuti finali, gli azzurri congelano il pallone e portano a casa un gran vittoria.
DI WILLIAM SCUOTTO
