VERSO LA GARA – Al San Paolo, i padroni di casa del Napoli affrontano l’Inter nell’ambito della trentasettesima giornata del campionato di Serie A. Carlo Ancelotti, tecnico degli azzurri, schiera tra i pali Karnezis, con Albiol e Koulibaly centrali difensivi e Malcuit e Ghoulam rispettivamente terzini a destra e sinistra. A centrocampo, Zielinski affianca Allan, con Callejon e Fabian esterni, mentre in attacco Mertens vince il ballottaggio con Insigne e parte dal 1’ al fianco di Milik. Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, imposta un 4-2-3-1 che vede Handanovic in porta, Skriniar e Miranda al centro della difesa e D’Ambrosio e Asamoah sulle corsie laterali. In mediana, Spalletti schiera Brozovic e Gagliardini, con Politano, Nainggolan e Perisic a comporre il trio di trequartisti alle spalle di Martinez – Icardi parte dunque dalla panchina.
LE CHIAVI DEL MATCH – L’approccio dell’Inter ad inizio gara è piuttosto propositivo: i nerazzurri si dimostrano compatti e provano a proiettarsi nella metà campo avversaria; d’altra parte, gli azzurri crescono in maniera esponenziale col passare dei minuti, approfittando anche dei numerosi – e reiterati – errori compiuti dall’Inter in fase di impostazione. Nainggolan prova a supportare i centrocampisti nerazzurri presenti in mediana per consentire alla propria squadra di essere in superiorità numerica in mezzo al campo, ma la differenza la fanno soprattutto la precisione e la qualità della manovra; inoltre, Ancelotti chiede ai propri esterni di accentrarsi per rendersi pericolosi in fase offensiva e supportare anche gli interni di centrocampo, che difficilmente vengono messi in affanno dall’interdizione dell’Inter. Al 16’ il Napoli si porta in vantaggio con Zielinski, che trafigge Handanovic con una conclusione dalla distanza di destro. Nella ripresa, gli azzurri continuano ad essere padroni del campo: gli uomini di Ancelotti controllano la gara con la circolazione di palla e gli scambi rapidi nello stretto, mettendo in seria difficoltà l’Inter quando provano a verticalizzare. Al 58’ Spalletti inserisce Vecino al posto di Gagliardini. Passano pochi minuti e il Napoli trova il goal del 2-0 con Mertens, che sfrutta uno splendido assist di Callejon, si inserisce tra Miranda e D’Ambrosio e deposita il pallone in rete con un preciso colpo di testa. Il Napoli continua a premere sull’acceleratore, anche grazie all’evanescenza dei nerazzurri, che abbozzano una minima reazione ai goal dei padroni di casa e lasciano molto a desiderare in termini di intensità: al 71’ gli azzurri calano il tris con Fabian, che viene servito al centro dell’area da Malcuit e, da posizione ravvicinata, deve soltanto depositare il pallone in rete. Dopo il goal del 3-0, Ancelotti inserisce Insigne al posto di Milik. Il Napoli non si ferma neanche sul 3-0 e, anzi, sembra quasi galvanizzato: al 79’ Fabian mette a segno la doppietta personale, ricevendo palla da Mertens, penetrando in area di rigore e battendo Handanovic con una conclusione mancina; successivamente, Younes va a rilevare Mertens, mentre Spalletti manda in campo Candreva al posto di Perisic. Dopo pochi minuti, l’Inter accorcia le distanze dagli undici metri con Icardi, che si procura anche il penalty. Ancelotti spende l’ultimo cambio a sua disposizione per sostituire Koulibaly con Luperto. Nonostante la pressione – peraltro flebile – dell’Inter nel finale di gara, il Napoli controlla il risultato di 4-1 fino al triplice fischio arbitrale di Doveri.
A cura di Mariano Menna
