VERSO LA GARA – Al San Paolo, va in scena il big match tra Napoli ed Inter che funge da anticipo alla quindicesima giornata del Campionato di Serie A: tenendo anche conto della gara decisiva di Champions League col Benfica di martedì, Sarri manda in campo dal 1’ Zielinski e Diawara al posto di Allan e Jorginho; il tecnico azzurro conferma inoltre la difesa titolare (con Albiol che torna in campo) e – anche a causa della squalifica di Mertens – si affida a Gabbiadini, che agirà da punta centrale e sarà supportato da Insigne e Callejon. Dall’altra parte, Pioli conferma la difesa a 4, schiera Brozovic e Kondogbia in mediana si affida all’estro di Banega, che va a posizionarsi dietro all’unica punta Icardi – con Candreva e Perisic esterni offensivi – nel 4-2-3-1 disegnato dall’ex tecnico della Lazio.
LE CHIAVI DEL MATCH – Il Napoli si dimostra aggressivo fin dal fischio d’inizio ed occupa la metà campo avversaria: al 2’, Callejon serve di testa Zielinski, che trova la conclusione vincente di controbalzo. Il Napoli non ha alcuna intenzione di fermarsi e al 6’ minuto sigla già il goal del 2-0 con Hamsik: lo slovacco viene imbeccato mirabilmente da Zielinski e batte Handanovic con un tiro rasoterra ad incrociare. Col passare dei minuti, Kondogbia viene posto in marcatura su Hamsik – che, con i suoi movimenti, consente al Napoli di essere sistematicamente in superiorità numerica a centrocampo – per contenerlo; successivamente, Pioli pone Brozovic sul capitano del Napoli, visto che Kondogbia non riesce a tenere il passo dello slovacco. Hamsik può essere considerato a ragione l’uomo decisivo per il Napoli nel primo tempo (e non solo per il goal). L’Inter pare del tutto sprovvisto d’equilibrio, col centrocampo che non aiuta il reparto difensivo e consente dunque al Napoli di rendersi pericoloso ad ogni ripartenza; gli azzurri gestiscono bene il match dal punto di vista difensivo (Icardi non viene servito in maniera adeguata e riesce ad impensierire Reina in due circostanze), con raddoppio sistematico e pressing sul portatore palla avversario per poi sfruttare la circolazione di palla – in tal senso, ma anche dal punto di vista quantitativo, Diawara si rivela encomiabile nonostante la giovane età – e verticalizzare. Nella ripresa, Pioli manda in campo Eder al posto di Banega: l’argentino non ha disputato un buon primo tempo ed è stato sovente fuori dal gioco. Al 51’, Insigne cala il tris: il folletto di Frattamaggiore piazza il pallone in rete su una respinta della difesa nerazzurra; al 57’, proprio Insigne viene sostituito da Giaccherini, mentre Maggio rileva Hysaj. Al 56’, Pioli inserisce Joao Mario al posto di uno spento Kondogbia e successivamente sostituisce Candreva con Palacio; nel frattempo, Sarri impiega l’ultimo cambio a sua disposizione per concedere ad Hamsik la standing-ovation del San Paolo e far esordire Rog in maglia azzurra. Il match tra Napoli ed Inter termina dunque con un rotondo 3-0: gli azzurri si dimostrano indiscutibilmente padroni del campo dinnanzi ad un’Inter evanescente; la solidità difensiva – salvo poche sbavature – ed il mix perfetto di quantità e qualità fornito dai ragazzi di mister Sarri fanno ben sperare in vista della gara decisiva di martedì sera col Benfica.
A cura di Mariano Menna
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