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Analisi Tattica Napoli Calcio

Napoli-Inter 2-1, l’analisi tattica: i fulmini del Pipita regalano la vetta agli azzurri

Primo tempo strepitoso degli uomini di Sarri, l'Inter mette i brividi al San Paolo nel finale

Allo Stadio San Paolo va di scena il big match del monday night Napoli-inter, valevole per la quattordicesima giornata di Serie A. Mister Sarri, viste anche le assenze per infortunio di Mertens e Gabbiadini, si affida ai titolarissimi nel consueto 4-3-3. L’Inter di Mancini si schiera in modo speculare, con le sorprendenti esclusioni di Felipe Melo e Jovetic: spazio dal 1′ a Brozovic in mediana e Perisic nel tridente d’attacco.

 

HIGUAN APRE LE DANZE – Il copione della partita non cambia rispetto alle ultime uscite, è il Napoli a fare la partita. Gli azzurri approcciano il match con la solita grinta sin dall’inizio e proprio dal ritmo subito forsennato arriva il vantaggio partenopeo: Higuain approfitta dell’incertezza di Murillo in area di rigore e spalle alla porta calcia in girata un missile che lascia inerme Handanovic. Il Pipita anticipa ai nerazzurri quale sarà l’inerzia della partita, mostrandosi in una condizione atletica straripante. Napoli che giostra il solito rapido giro palla con Jorginho che, nonostante il pressing di Guarin e a Brozovic, ha disputato una prima frazione di gioco di grande personalità e qualità. Verso la metà della primo tempo Mancini prova ad invertire gli esterni, fino a quel momento inefficaci, spostando Perisic sulla sinistra e Ljajic sulla destra. L’ex Wolfsburg prova ad impegnare a più riprese Hysaj che però con concentrazione e rapidità rischia poco. Napoli padrone del gioco, la squadra di Sarri domina a tutto campo contro un’ Inter che punta tutto sulla fase difensiva, vero punto di forza fino a questa giornata della compagine di Mancini. Gli uomini di Sarri si affidano spesso all’asse Insigne-Higuain con l’ex Pescara che mette in enorme difficoltà D’Ambrosio nei primi 45′. Nerazzurri che osano molto poco non arrivando mai ad impensierire Pepe Reina nella prima frazione di gioco, con Icardi servito poco e male dagli esterni interisti. Sul finire del primo tempo arriva la svolta del match: Nagatomo lascia in 10 i compagni per fallo in ritardo sul vivace Allan.

 

MANCINI CAMBIA MODULO – Nella ripresa il mister nerazzurro richiama Icardi e si copre con Telles sulla sinistra. Nerazzurri che passano al 4-4-1 con Guarin e Medel centrali di centrocampo, Brozovic e Perisic sugli esterni e Ljajic in posizione di falso nueve. Gli uomini di Sarri partono più molli in campo e il mister azzurro li scuote a dovere. Il Napoli riprende con la stessa concentrazione della prima frazione di gioco, l’Inter rimane in attesa pronta a ripartire in contropiede. Giropalla semplicemente strepitoso del Napoli con l’Inter che rinuncia a pressare i portatori di palla azzurri. Mancini prova ancora a cambiare inserendo Biabiany al posto del nervoso Guarin, spostando Brozovic nuovamente al centro e il francese sull’esterno destro.

 

LA REPLICA DEL PIPITA – Nemmeno il tempo di pensarci che Higuain torna a chiarire il suo impressionante dominio in campo. Il Pipita, pescato in profondità da un colpo di testa di Albiol, brucia Murillo e fulmina Handanovic per la seconda volta. Partita divertentissima con l’inter che stavolta prova a rispondere a tono agli azzurri allargando il gioco sugli esterni. Arriva la replica nerazzurra con Ljajic che è bravo in mischia in area di rigore a battere Reina con un sinistro nell’angolino. Napoli che prova ad abbassare i ritmi e a gestire il risultato ma c’è troppa distanza tra i reparti. Il mister azzurro manda in campo El Kaddouri per uno sfinito Insigne, autore di una buona prova. La squadra di Sarri prova a rifiatare ma finisce per concedere campo agli uomini di Mancini che con Ljajic provano a mettere paura al San Paolo.

 

L’INTER SPAVENTA GLI AZZURRI – Una serie di ripartenze nerazzurre mettono i brividi al Napoli che sembra decisamente calato nella seconda metà di partita. L’Inter si affaccia pericolosissima in avanti con Ljajic decisamente incontenibile, il Napoli è bravo e fortunato a sventare i pericoli creati dal serbo. Sarri intuisce il momento difficile dei suoi e prova a coprirsi aumentando la quantità in mezzo al campo con David Lopez che rileva capitan Hamsik. Mancini risponde con Jovetic al posto di uno sfinito Perisic per provare a scardinare la difesa azzurra: Inter con il 4-3-2 con Ljajic che parte largo da sinistra e mette in grossa difficoltà Hysaj. Spazio anche per Maggio, schierato da esterno alto al posto di Callejòn per tentare di fermare gli spunti dell’ex attaccante della Roma. Squadre lunghissime, il Pipita va vicino alla tripletta ma Handanovic è strepitoso e tiene a galla l’Inter per il forcing finale. Azzurri alle corde, Inter vicina al pari ma un palo e super Reina regalano la vetta solitaria in classifica ai ragazzi di Sarri.

 

A cura di Simone Ciccarelli

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