VERSO LA GARA – Al San Paolo, il Napoli di Sarri sfida l’Hellas Verona nell’ambito della ventesima giornata del campionato di Serie A, la prima di questo 2018: dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, Sarri vuole tornare ad ogni costo alla vittoria nell’immediato e dunque schiera i suoi ‘titolarissimi’, con Albiol e Kolibaly al centro della difesa e Hysaj e Mario Rui rispettivamente esterni bassi a destra e a sinistra; a centrocampo, torna Jorginho in cabina di regia dal 1’ insieme all’inamovibile Allan e a capitan Hamsik, mentre viene riproposto il tridente offensivo titolare composto da Callejon, Insigne e Mertens nel ruolo di punta centrale. Nell’Hellas Verona, l’ex azzurro Pecchia imposta un 4-4-1-1 che vede Alex Ferrari e Caceres nel ruolo di terzini, con Caracciolo e Heurtaux al centro della difesa; Bessa e Buchel agiranno da interni di centrocampo, mentre Romulo e Fares occuperanno le fasce, cercando inoltre di supportare il tandem offensivo composto da Verde – calciatore di origine partenopea che piace tanto al Napoli – e Kean, col primo che giocherà in posizione più arretrata rispetto all’attaccante di proprietà della Juventus.
LE CHIAVI DEL MATCH – Il Napoli concede poco agli uomini di Pecchia in fase offensiva, proiettandosi con costanza nella metà campo avversaria fin dai primi minuti. In fase di possesso, l’Hellas Verona si dispone in campo con 4-2-3-1 che vede inizialmente Fares e Verde trequartisti esterni e Romulo più accentrato – proprio l’italo-brasiliano è posto in marcatura su Jorginho per impedire al Napoli di impostare il gioco; d’altra parte, Pecchia alterna spesso il ruolo dei suoi trequartisti, schierando in più circostanze Fares alle spalle di Kean. Gli azzurri attuano un pressing alto sul portatore palla avversario, schiacciando spesso l’Hellas Verona nella propria metà campo e recuperando con facilità il pallone. Al 16’, su un’uscita a vuoto di Nicolas, Mertens va vicinissimo al goal del vantaggio, colpendo il palo alla sinistra del portiere da posizione defilata. Il Napoli detiene nettamente il possesso palla, crea molto in fase offensiva, ma senza riuscire a concretizzare in termini realizzativi. Ad inizio ripresa, la gara continua ad essere bloccata e segue lo stesso canovaccio dei primi quarantacinque minuti: il Napoli preme sull’acceleratore, cercando quasi con disperazione – e soprattutto frenesia – il goal del vantaggio, ma spreca molto e deve comunque fare i conti con un Verona dal baricentro basso e dedito soprattutto alla fase difensiva. Al 56’ Pecchia sostituisce Kean con Pazzini: sulla ripartenza successiva, il Napoli colpisce il secondo palo della gara con Insigne, che era stato servito in area di rigore da Callejon. Gli azzurri riescono a siglare il tanto agognato goal del vantaggio al 65’ con Koulibaly, che su calcio d’angolo anticipa Nicolas e deposita il pallone in rete di testa. Al 76’, Sarri manda in campo Zielinski al posto Hamsik, mentre nell’Hellas Verona Calvano va a rilevare Bessa. Passano pochi minuti e il Napoli trova anche il goal del raddoppio con Callejon, che sfrutta al meglio uno splendido cross a tagliare tutta l’area di Insigne e batte Nicolas col destro. All’81’, Pecchia spende l’ultimo cambio a sua disposizione, mandando in campo Felicioli al posto di Verde, col neoentrato che agirà a sinistra; Sarri, d’altra parte, è costretto a sostituire Albiol con Maksimovic per via di un infortunio e successivamente sostituisce anche Insigne con Rog. Nel finale di gara, il Napoli controlla agevolmente il risultato – anche grazie all’inevitabile resa degli uomini di Pecchia – e conquista i primi tre punti di questo 2018 in maniera meritata dopo un’ora di notevole pressione offensiva senza risultati concreti e di conseguente e pericoloso nervosismo.
A cura di Mariano Menna
