Per la ventiduesima giornata di campionato va in scena al San Paolo Napoli-Empoli. Gli azzurri devono rispondere al successo della Juventus nel lunch match contro il Chievo. Sarri conferma il 4-3-3 con gli undici tipo, ancora non disponibile per la convocazione il neo arrivato Regini. Giampaolo sceglie il consolidato 4-3-1-2 con Saponara alle spalle di Maccarone e Pucciarelli. La squadra di Sarri approccia nel modo giusto con il consueto giro palla a centrocampo mentre gli uomini di Giampaolo rimangono in attesa concedendo agli azzurri tantissimo spazio in avanti. L’Empoli tende a schiacciarsi troppo nella propria metà campo permettendo al Napoli di salire centralmente e arrivare con troppa facilità negli ultimi trenta metri della metà campo empolese. Il Napoli insiste a ricercare con costanza il gol del vantaggio, alternando attacchi che partono sia dai piedi di Insigne che da quelli di Callejòn per favorire l’inserimento centrale di Higuain. La squadra azzurra effettua una vera e propria manovra elastica che si appoggia sugli esterni per mettere il Pipita nelle condizioni di far male la difesa toscana.
AZZURRI A TUTTO CAMPO – Sarri ordina ai suoi di sfruttare a pieno i cambi di gioco, sviluppando l’azione a tutto campo. Molto attivo Insigne che sulla sinistra mette in apprensione in più di un’occasione Laurini. Empoli che nella prima parte dei 45′ iniziali dà l’impressione di patire la pressione esercitata dai ragazzi si Sarri. In grandissima giornata Koulibaly che spegne ogni minima possibilità di offendere da parte di Maccarone e compagni. Il Napoli, quando non è in possesso di palla, si chiude facendo grande densità a centrocampo e pressing alto togliendo ogni respiro nell’impostazione alla squadra toscana. La squadra partenopea attacca a testa bassa avviciandosi più volte al gol.
PAREDES SPAVENTA, CI PENSA INSIGNE – Nel miglior momento del Napoli è l’Empoli a passare clamorosamente in vantaggio con il centrocampista in prestito dalla Roma che firma lo 0-1 su un calcio di punizione deviato da Callejòn. Gli azzurri patiscono il colpo nei minuti immediatamente successivi concedendo maggior spazio all’Empoli in avanti con Maccarone. Il Napoli torna a macinare gioco sulla fascia sinistra dove spadroneggia Lorenzo Insigne che serve una perla che Higuain, di testa, non può far altro che trasformare nel ventiduesimo gol in ventidue partite. L’ex talento del Pescara conferma il suo momento di grazia assoluta firmando il sorprasso azzurro con una punizione dal limite che lascia a bocca aperta l’intero San Paolo. Gli azzurri macinano chilometri sulla sinistra dove Insigne, già nella prima frazione di gioco, annienta letteralmente Laurini. Gli uomini di Sarri chiudono, convincendo, una prima frazione dominata in lungo e in largo non rischiando quasi nulla dalle parti di Pepe Reina. Match che corre sui binari dello spettacolo e della rapidità di gioco. Assolutamente limitato dal duo Jorginho-Allan il pericolo numero uno per la squadra di Sarri, quel Riccardo Saponara che fino a questo momento ha trascinato gli uomini di Giampaolo in zona Europa.
SARRI ANNULLA SAPONARA – Il trequartista, ex Milan, è autore di una prova decisamente incolore anche grazie agli accorgimenti tattici che il tecnico del Napoli ha preparato per il match. La gabbia formata da Jorginho e Allan ha annullato il fantasista tanto stimato da mister Sarri e che è stato sostituito nei primi minuti della ripresa dal più difensivo Buchel. Gli azzurri consolidano il risultato attraverso l’autorete di Camporese propiziata da Callejòn che conferisce maggiore tranquillità ai partenopei. Giampaolo prova a dar maggior peso in attacco sostituendo lo stanco Maccarone con la torre Mchedlidze mentre Sarri richiama, in vista del turno infrasettimanale, lo strepitoso Pipita inserendo Gabbiadini. L’ex tecnico dell’Empoli sul finire della ripresa manda in panchina Insigne, migliore in campo, offrendo a Mertens l’occasione di mettersi in mostra sulla corsia mancina.
CALLEJON NE FA DUE: GAME OVER – Il Napoli prova a mantenere il possesso palla gestendo l’azione e il vantaggio ma non sempre Sarri è soddisfatto da quanto svolto dai suoi ragazzi. Gli azzurri danno sempre l’impressione di poter affondare con grande facilità sulla sinistra, lo testimoniano il quarto e quinto gol di giornata firmati da Callejòn entrambi su pregevoli assist dello spumeggiante Mertens. Sarri regala la standing ovation al ritrovato Hamsik lanciando David Lopez sul finire del match per mantenere alto il pressing e l’intensità in mediana. Gli azzurri gestiscono a dovere il quadruplo vantaggio confermandosi meritatamente alla vetta della Serie A.
A cura di Simone Ciccarelli
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