VERSO LA GARA – Al San Paolo di Napoli, gli azzurri di Sarri affrontano il Bologna nell’ambito della ventiduesima giornata del Campionato di Serie A: per rispondere alla Juventus, che ieri ha battuto il Chievo, Sarri si affida ai suoi titolarissimi, ma deve fare a meno di Albiol – che non è stato nemmeno convocato per problemi fisici: al posto dello spagnolo, Sarri schiera Chiriches al centro della difesa al fianco di Koulibaly, con Hysaj e Mario Rui rispettivamente terzini di destra e sinistra; a centrocampo, il tecnico si affida a Jorginho in cabina di regia, con Allan ed Hamsik ai suoi lati, mentre in attacco conferma il tridente offensivo composto da Callejon, Insigne e Mertens punta centrale. Nel Bologna, Donadoni imposta un 4-3-3 speculare, lasciando in panchina Destro a sorpresa. Il tecnico rossoblù schiera al centro della difesa De Maio ed Helander, con Mbaye e Masina laterali bassi; a centrocampo, Donadoni sceglie Poli, Pulgar e l’ex azzurro Dzemaili, mentre nel tridente offensivo si affida a Verdi – osservato speciale della gara dopo aver rifiutato l’offerta del Napoli – e Di Francesco in veste di esterni e a Palacio punta centrale.
LE CHIAVI DEL MATCH – Dopo 25 minuti, il Bologna si porta in vantaggio con Palacio, che viene servito in area da Di Francesco e batte di testa Reina. In questa circostanza, Koulibaly non marca in maniera adeguata Palacio, ma in precedenza il centrocampo del Napoli si era fatto sorprendere in maniera incomprensibile da un’accelerazione di Dzemaili che ha poi dato il via alla ripartenza rossoblù. Già dopo 5’, Verdi è costretto a lasciare il campo per via di uno stiramento e al suo posto entra Krejci; nell’azione che segue al cambio, il Napoli riacciuffa il pareggio grazie ad una svirgolata maldestra di Mbaye, che mette così a segno un’autorete su un cross di Mario Rui. Dopo il goal dell’1-1, il Napoli cresce d’intensità ed il Bologna in fase difensiva è costretto a disporsi spesso con tutti i calciatori nella propria metà campo sulla pressione azzurra, con il solo Palacio che resta il riferimento avanzato della squadra. D’altra parte, sulle ripartenze gli ospiti si dimostrano a dir poco insidiosi, anche grazie all’insolita passività del Napoli in fase di copertura – l’assenza di Albiol si fa sentire, in tal senso – e in più occasioni riescono a mettere in difficoltà la retroguardia partenopea. Al 37’, il Napoli riesce a ribaltare il risultato con Mertens, che batte Mirante dagli undici metri dopo che Callejon era stato trattenuto da Masina in area di rigore, inducendo l’arbitro Mazzoleni ad assegnare il penalty ai padroni di casa. Nella ripresa, il Napoli prova a controllare la gara con la circolazione di palla; per via dello svantaggio, il Bologna è costretto spesso a sbilanciarsi, consentendo agli azzurri di sfruttare il contropiede e verticalizzare in maniera pericolosa: al 59’, Mertens si regala la doppietta, mettendo a segno il goal del 3-1 con uno splendido tiro a giro di destro che chiude una rapida ripartenza degli azzurri avviata da Allan a ridosso della propria area di rigore. Al 66’, Sarri sostituisce Hamsik con Zielinski e successivamente richiama in panchina Jorginho e al suo posto manda in campo Diawara; nel Bologna, Destro va a rilevare Palacio per provare a dare maggior peso offensivo alla manovra rossoblù. Nonostante questo, il Napoli a gestire la gara, rallentando i ritmi col possesso di palla prolungato e cercando di affondare il colpo ormai solo in maniera sporadica. All’80’, Sarri spende l’ultimo cambio a propria disposizione, sostituendo Insigne con Rog, che va a posizionarsi a centrocampo – mentre Zielinski avanza di posizione ed occupa la zona precedentemente di competenza di Insigne; nel Bologna, Donadoni inserisce Donsah al posto di Poli. Nonostante qualche tentativo del Bologna per accorciare le distanze nel finale, il Napoli si dimostra padrone del match e non viene condizionato dalla pressione dei rossoblù, chiudendo anzi la partita in attacco e conquistando così tre punti casalinghi che valgono nuovamente la vetta della classifica – sfuggita momentaneamente dopo la vittoria della Juventus di ieri sera.
A cura di Mariano Menna
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