Raffaele Palladino, allenatore del Monza, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN dopo la sconfitta contro il Napoli.: “C’è qualcosa che la squadra poteva fare meglio? Complimenti al Napoli, ho visto dei gol incredibili di una straordinaria qualità tecnica e balistica, noi abbiamo fatto un ottimo primo tempo, abbiamo concesso poco, siamo stati bravi ad andare in vantaggio, abbiamo sbagliato qualche scelta. Poi ci sono stati 6 minuti in cui il Napoli ha trovato incredibili gol, siamo andati sotto sul 3-1 dove ci ha dato un po’ uno schiaffo, la squadra ha reagito, ma l’ultimo gol in uscita abbiamo sbagliato a perdere l’uomo e abbiamo preso il quarto gol che ci ha tagliato le gambe. E’ stata fatta una buonissima prestazione, dobbiamo migliorare in delle cose, ma non posso recriminare nulla alla squadra. Sognare in maniera concreta? Non abbiamo un obiettivo, lo abbiamo su noi stessi, dobbiamo analizzare la partita, guardare gli errori commessi se ci sono stati e pensare alla prossima gara col Bologna, ci interessano le prestazioni, vogliamo alzare l’asticella, devono essere 7 finali, dobbiamo andare su tutti i campi a giocarcela, altrimenti si rischia di far 7 partite senza obiettivi, dobbiamo cercare di dare il massimo e mettere in difficoltà tutti. Il primo tempo è stato fatto bene, un ottimo primo tempo, mi è piaciuto molto. Nel secondo tempo hanno alzato un po’ la pressione, non abbiamo avuto una buona gestione, siamo stati un po’ più pigri nel cercare la palla, i gol sono venuti da situazioni clamorose loro, hanno fatto dei gol incredibili, i gol a volo di Politano e Zielinski, poi Osimhen è andato su molto alto, c’era poco da fare, ho visto grandi gol e bravura degli avversari. Andrea (Colpani, ndr) può continuare a crescere e alzare il suo livello tecnico e fisico, lavora alla grande, tante volte era andato vicino al gol e oggi ne ha fatto uno di grandissima qualità, sta alzando anche la sua qualità fisica e sono molto soddisfatto. Deve essere una gratificazione dei ragazzi, cerco di mettermi a disposizione, insegnargli quello che possono fare meglio, c’è una grande predisposizione da parte dei ragazzi, devono essere soddisfatti, è la loro carriera che deve andare a crescere al di là se sarò io il loro allenatore o meno. Sono contento perché quando giocano mettono in mostra le loro qualità”.
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