VERSO LA GARA – Allo stadio “Giuseppe Meazza”, il Milan padrone di casa affronta il Napoli nell’ambito della trentunesima giornata del campionato di Serie A: con una vittoria, gli azzurri conquisterebbero la matematica qualificazione alla prossima Champions League e proverebbero a mettere pressione alla Juventus, che alle 18 affronterà la Sampdoria. A tal proposito, il tecnico dei partenopei Maurizio Sarri manda in campo i suoi titolarissimi, ma deve fare a meno dello squalificato Mario Rui, che verrà sostituito sulla fascia sinistra da Hysaj, con Maggio che agirà dunque dal 1’ sulla fascia destra. Al centro della difesa, al fianco di Koulibaly rientra Albiol dopo la squalifica, mentre a centrocampo torna in cabina di regia Jorginho (anche lui dopo aver scontato un turno di squalifica), che sarà affiancato da Allan e capitan Hamsik; in attacco, Sarri si affida al solito tridente composto da Callejon, Insigne e Mertens nel ruolo di punta centrale. Nel Milan, Gattuso imposta un 4-3-3 speculare, ma è costretto a fare a meno di pedine importanti della retroguardia (alla squalifica di Bonucci si aggiunge l’infortunio rimediato da Romagnoli), proponendo al centro della difesa la coppia Zapata-Musacchio, con Calabria e Rodriguez rispettivamente terzini di destra e di sinistra; a centrocampo, il tecnico rossonero si affida alle geometrie di Biglia, alla qualità nell’interdizione di Kessié e agli inserimenti di Bonaventura, mentre nel ruolo di terminale offensivo sceglie dal 1’ Kalinic, che sarà supportato dagli esterni Suso e Çalhanoğlu.
LE CHIAVI DEL MATCH – L’inizio della gara si rivela a tinte rossonere, col Napoli che mostra grandi difficoltà in fase di impostazione – soprattutto quando sono i difensori ad avviare l’azione – e dunque si lascia schiacciare più volte nella propria metà campo dal Milan; in fase di non possesso, inoltre, gli azzurri non sembrano molto efficaci nel pressing e consentono così ai padroni di casa di portare palla senza eccessive difficoltà. Va sottolineato come Gattuso ponga Kalinic in marcatura su Jorginho per impedire al regista azzurro di gestire il pallone e dettare i tempi del gioco del Napoli; il tecnico rossonero, in fase di possesso palla, chiede ai suoi ragazzi di schierarsi con uno spregiudicato 4-1-4-1 che vede il solo Biglia in mediana e Bonaventura e Kessié particolarmente avanzati. Col passare dei minuti, il Napoli si proietta con sempre più continuità nella metà campo avversaria – sfruttando bene le corsie laterali – e creando alcune occasioni che però non sbloccano il match. Gli azzurri alzano i ritmi e crescono nella ripresa in termini di pericolosità e di possesso palla, sfruttando la rapidità nel palleggio per eludere la marcatura e il pressing degli avversari; d’altra parte, il Napoli non riesce a sfruttare le occasioni che produce e questo è un problema che attanaglia la squadra di Sarri da molte gare (l’emblema di questo calo in fase offensiva è la prestazione di Mertens). Al 66’, Sarri manda in campo Milik e Zielinski al posto di Mertens e Hamsik: in particolare, il belga è stato controllato in maniera efficace dalla coppia difensiva Zapata-Musacchio e non ha disputato una buona gara. L’entrata di Milik può dunque fornire maggiore incisività e anche centimetri (per battagliare con la retroguardia del Milan) al reparto offensivo azzurro; nel Milan, invece, Gattuso sostituisce Kalinic – che è stato servito poco e non si è mai reso propriamente pericoloso – con André Silva. Successivamente, il tecnico dei rossoneri richiama in panchina un esausto Bonaventura e al suo posto manda in campo Locatelli. I calciatori del Napoli sembrano piuttosto stanchi e vanno in difficoltà sulle accelerazioni dei rossoneri (in particolare degli esterni offensivi), che alzano il proprio baricentro e si proiettano più volte in attacco. All’87’, Sarri spende l’ultimo cambio a sua disposizione, sostituendo Allan con Rog. Nei minuti di recupero, il Napoli va vicinissimo al goal del vantaggio con Milik, ma Donnarumma si dimostra a dir poco superlativo sull’attaccante polacco e con una parata di altissimo livello impedisce agli azzurri di sbloccare il match. Il match termina con un pareggio a reti inviolate che non accontenta nessuno e che complica ulteriormente la corsa Scudetto per gli azzurri, in attesa della sfida delle 18 tra Juventus e Sampdoria.
A cura di Mariano Menna
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro