Dries Mertens, attaccante belga del Napoli, spiega in un’intervista al portale belga La Libre il no alla Cina che lo ha portato a rifiutare un’offerta economica da capogiro: “Mio padre era un autista di autobus ad Anderlecht e mi portava ogni giorno agli allenamenti da quando avevo 11 anni fino alla maggiore età. Ho tanto rispetto per i miei genitori, per quello che hanno fatto per me. Non mi hanno cresciuto parlando di soldi e li avrei delusi se fossi andato in Cina. Mio padre legge tutto di me ed è molto orgoglioso di chi sono, ma voglio renderli ancor più fieri. I miei amici mi hanno detto che sarei impazzito se un passaggio non fosse arrivato perfettamente. Ma se fossi stato fuori dagli 11 titolari, come l’ultima stagione, sarei andato e avrei scelto i soldi. Ne ho parlato anche con mia moglie, analizzando i pro e i contro. Leggendo testimonianze di chi vive lì. Sapete del livello di smog, non è un’atmosfera sana. Avrei potuto sistemare la mia famiglia fino ai miei nipoti con i soldi che mi hanno offerto. E’ stata una decisione difficile. Noi sentiamo i giocatori che accettano la Cina dire che lo fanno per l’ ‘avventura’, ma non gli crede nessuno”.
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