Il paradiso è quell’inconfondibile musichetta del martedì o mercoledì sera. Ma è pure la vagonata di soldi che ti fa vivere da big del pallone. Non si sa esattamente quanto incasserà il Napoli perché tutto dipende (cinico, no?) dal cammino della Juventus ma non è difficile ipotizzare che la partecipazione all’ultima Champions e l’eliminazione agli ottavi per opera del Real Madrid consentirà al club azzurro di intascare una cifra tra i 60 milioni e i 70 milioni di euro.
Il secondo posto dà l’accesso diretto alla Champions, il terzo richiede l’anticamera dei preliminari dove negli ultimi sette anni, per ben sei volte le squadre italiane sono state eliminate (due volte l’Udinese, una volta ciascuna Roma, Lazio, Sampdoria e Napoli). Solo il Milan, nel 2013, ha rotto il tabù. Ma quanto vale il secondo posto? Una trentina di milioni minimo garantito, incluso l’indotto (incassi allo stadio e bonus degli sponsor). Come minimo, visto che i club italiani godono di un «market pool», ovvero la quota dipendente dal mercato televisivo del Paese di riferimento che è tra i più elevati d’Europa (in Italia la ripartizione è tra due club, in Spagna quasi sempre tra quattro club). I premi Uefa, infatti, si compongono di una parte fissa (8,6 milioni per la partecipazione ai gruppi), di una variabile (1 milione a vittoria; 500mila euro a pareggio; 3,5 milioni per la qualificazione agli ottavi e così via, fino ai 10,5 milioni per la vittoria) e del «market pool» che può più che raddoppiare gli introiti finali. Tra l’altro, il «market pool» aumenta al diminuire delle squadre di uno stesso Paese. Juve e Napoli hanno festeggiato, in estate, la prematura eliminazione della Roma: si spartiranno solo loro due il «market pool» italiano che tiene conto anche dei risultati e dei passaggi del turno. Insomma, c’è anche una quota variabile ed è per questo che bisogna attendere il piazzamento della Juve per sapere la cifra esatta che spetta al Napoli. E il terzo posto? Se non si superano i preliminari di Champions, ci si deve accontentare delle briciole dell’Europa League, ovvero circa 3 milioni per la partecipazione secca alla fase a gruppi.
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