Il Comune di Napoli che si è preso sulle spalle, per intero, l’organizzazione dell’appuntamento, vuole presentarsi nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica avendo già le risposte che sicuramente il questore De Iesu e il prefetto Pagano rivolgeranno all’assessore Borriello e al capo di gabinetto, Auricchio, in ordine alle misure di safety e security più appropriate da adottare per garantire lo svolgimento in sicurezza della serata.
La prima novità è che potrebbe non essere una serata: nel senso, che la cabina di regia allestita per la consegna della cittadinanza onoraria sta pensando di anticipare alle 18-18,30 lo svolgimento della manifestazione a piazza del Plebiscito. Ovvero, con la luce del sole. In questo caso, ritengono gli organizzatori, sarebbe anche più semplice il controllo dei varchi di accesso, che saranno allestiti in varie zone della piazza.
C’è un altro dubbio: Alessandro Siani e Angelo Pisani pur di garantirsi un parterre di stelle da avere sul palco, potrebbero decidere di far slittare al 5 luglio la consegna dell’onorificenza cittadina. Il Comune non avrebbe nulla in contrario: al momento, dunque, sul tavolo ci sarebbe per Maradona una cena di gala a inviti che si terrebbe la sera prima della grande festa al ristorante Villa D’Angelo-Santa Caterina di proprietà della famiglia Giugliano.
L’attesa è per la partecipazione di almeno 35mila persone. Numero che si riduce proprio per l’orario di svolgimento della consegna della cittadinanza. Ovvio che se si dovesse svolgere in serata, l’affluenza potrebbe notevolmente lievitare. Gli sforzi del Comune sono molto apprezzati dalla Prefettura e dalla Questura che, però, non sono state ancora allertate, nonostante all’appuntamento manchino appena 14 giorni. È chiaro che le misure di sicurezza speciali dettate dalla circolare safety e security inviata a prefetti e questori dal capo della polizia Gabrielli non sono di facile applicazione: vanno dalla vendita di alcolici nell’area di svolgimento dell’evento, aree di prefiltraggio e soprattutto un numero chiuso di accessi, oltre i quali vietare gli ingressi. Insomma, non proprio una organizzazione semplice. «Diego viene qui da noi gratuitamente, è il nostro testimonial nel mondo», dice l’avvocato Angelo Pisani. «Siani, il regista dello spettacolo, ha in mente uno show unico nel suo genere. Sarà la continuazione di tre volte 10. Le paure per l’ordine pubblico? Giusto avere alta la soglia di attenzione, ma vietare la manifestazione in piazza Plebiscito per timore di incidenti, sarebbe un vero peccato». Tra le opzioni alternative c’è anche l’ippodromo di Agnano. Il San Paolo non sarà disponibile perché in quei giorni c’è la semina del prato.
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