Come la visita del Papa, di un Capo di Stato, come se fosse un G7: in strada ci saranno centinaia e centinaia di forze dell’ordine, poi vigili urbani, protezione civile, vigili del fuoco, Croce rossa e compagnia bella. Tutti custodi della notte di Maradona, quella di domani, quando il sindaco Luigi de Magistris conferirà a Diego la cittadinanza onoraria. Tutto pronto tanto che già è iniziato l’allestimento del Palco. Una piazza, quella del Plebiscito, superblindata ma solo per 30mila, non uno di più, lo sottolinea il questore Antonio De Iesu. «Napoletani venite in piazza perché sarete in sicurezza però nella consapevolezza che non tutti potrebbero entrarci». Questo l’appello di De Iesu, il Questore è abbastanza soddisfatto dopo una settimana intensa e calda sul fronte Maradona dove il dialogo con il Comune, organizzatore dell’evento, è iniziato in salita: «Ma poi abbiamo trovato la sintesi – sottolinea De Iesu – e dopo le incertezze iniziali il Comune è venuto fuori alla grande con la massima collaborazione mettendo a posto tutte quelle che erano le sue prerogative di safety sulla scorta delle ordinanze del capo della Polizia Franco Gabrielli». Non si sbilancia De Iesu su quanti napoletani accorreranno in Piazza, malgrado la sensazione che possano essere ben più di 30mila si faccia sempre più forte. «A me preme sottolineare – ribadisce De Iesu – che non tutti potranno entrare nella consapevolezza che non si vuole comprimere un diritto ma semplicemente garantire la sicurezza e la safety. Piazza del Plebiscito sarà divisa in due con un corridoio centrale libero di 3,5 metri. Davanti Palazzo Reale ci saranno 10 metri liberi per consentire percorsi in sicurezza. Una piazza divisa in due per fare in modo che non ci siano ammassamenti di troppe persone, Torino docet. Non smetterò ma di sottolineare che la priorità è la sicurezza».
Concretamente in cosa consiste il piano? Nei due varchi di accesso ci saranno i contapersone per non esondare oltre i 30mila. In campo tra le 400 e le 500 unità delle forze dell’ordine e 160 tra steward e protezione civile e 90 agenti di polizia municipale. I due varchi sono collocati in concomitanza con le aree di prefilatraggio, una verso via Cesario Console l’altra lato Piazza Trieste e Trento. Per contenere la folla e garantire la sicurezza saranno piazzate barriere antipanico nei punti sensibili della piazza, mentre il resto dell’emiciclo sarà protetto dalle normali barriere di ferro. Insomma, la macchina organizzativa è partita e sta viaggiando a ritmo serrato per recuperare il tempo perso. In Piazza del Plebicito ci sarà un piccolo esercito a garantire che sul fronte dell’ordine pubblico tutto proceda per il verso giusto. Si dice che il Comune non tirerà fuori un euro, «amici e sponsor stanno donando in queste ore» chi la paga per gli steward, chi le transenne, chi altre ammennicoli che servono per l’evento. Tuttavia non si sa quanto costerà allo Stato tenere in piazza poliziotti, carabinieri e guardia di finanza. In ogni caso non poco.
Palazzo San Giacomo è ingessato da giorni sulla questione di Dieguito, tutti a lavorare sulla «festa di popolo». La maratona delle riunioni dura da una settimana per organizzare l’evento e proseguirà anche oggi, tuttavia, quella di ieri prima in Comune – dove si è tenuta la conferenza dei servizi alla quale hanno partecipato anche esponenti della Questura – poi in Prefettura si può dire che è stata decisiva, come testimoniano le parole del Questore. Tanto che la giunta guidata de Magistris si è riunita in via «straordinaria» per deliberare l’evento, ovvero la decisione di conferire a El Pibe la patente di napoletano doc «quale pubblico attestato dei sentimenti di amicizia, stima, gratitudine, ammirazione ed affetto della città di Napoli» e anche le varie ordinanze a corredo, da quella per il piano traffico a quella del divieto di vendere bibite in vetro. L’assessore allo sport Ciro Borriello – che ha anche presieduto la conferenza dei servizi a Palazzo San Giacomo – ha portato il piano in Prefettura e si dice fiducioso: «Il piano è stato accolto bene dalle forze dell’ordine – spiega Borriello – e abbiamo discusso insieme alcuni dettagli con grande spirito di collaborazione». Confermati gli accessi da Piazza Trieste e Trento e via Cesario Console, il Comune ha ricordato che «ci saranno addetti con i contapersone ai varchi che saranno in costante contatto radio per fermare l’afflusso quando sarà raggiunta la capienza di circa 32.000 persone».
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