Giovanni Martusciello, vice di Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Juventus-Napoli. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Rischiare di perdere la partita mi sembra azzardato, abbiamo giocato molto bene per un’ora abbondante, potevamo concretizzare anche di più, in questo momento la condizione non è ottimale, abbiamo commesso degli errori ma ne siamo usciti perchè ho a disposizione un gruppo che ha un grande senso d’appartenenza. Higuain? Giocatore straordinario, nella parentesi napoletana l’avete conosciuto meglio di me, più in là potremo fare anche altre scelte ma per il momento ci godiamo il suo stato di forma. Matuidi? Ho una simpatia particolare per lui, somiglia a me quando giocavo, le scelte di mercato non competono a me, sarebbe un fulmine a cielo sereno. Higuain e Cristiano hanno fatto un lavoro pazzesco in fase di non possesso, Dybala deve lavorare sotto quest’aspetto. Gli ultimi anni del Napoli dimostrano che può dare fastidio alla Juve, gli azzurri hanno l’abitudine di giocare a questi livelli, alla lunga pagherà anche se l’Inter si è rinforzata, sicuramente sarà un bel duello. La difficoltà della sosta è notevole, tanti giocatori vanno via ma lo fanno con l’entusiasmo di una vittoria, molti arriveranno a ridosso della gara contro la Fiorentina, si lavorerà in funzione delle difficoltà di quella gara anche sotto il profilo ambientale. Si richiede una fase di non possesso feroce, c’è bisogno di coprire palla per difendere avanti, ciò ti porta via tante energie, sia a Parma che oggi sono calate in maniera vertiginosa. Nel calcio, quando abbassi il livello d’attenzione e fisico, vieni castigato, può sembrare un risultato fortunoso, la prima ora dimostra che possiamo portare sempre più in alto il nostro livello. Conosco Chiellini da venti giorni, ieri dava coraggio lui a noi, io l’ho sempre odiato da avversario, è il giocatore-simbolo per il senso d’appartenenza della Juve, De Ligt arriverà a reagire come ha fatto lui e come farà Giorgio anche in futuro”
Dal nostro inviato a Torino Ciro Troise
