Il presidente della Lazio ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha dedicato molto spazio alla spinosa vicenda Keita. Il numero uno biancoceleste ha rivelato come anche il Napoli abbia provato a portare in azzurro il giovane attaccante:
“Per prima cosa non è vero che al giocatore non è stato proposto il rinnovo. Con il suo agente Calenda ci siamo incontrati due volte nei miei uffici di Villa San Sebastiano. C’era anche il fratello di Keita, non so a quale titolo peraltro. Al giocatore abbiamo proposto lo stesso ingaggio di Klose (oltre 2 milioni, ndr), il calciatore più pagato sotto la mia gestione. La risposta è stata che il ragazzo voleva andar via dalla Lazio.
Offerte rifiutate? Ce ne sono state tre ufficiali, tutte documentabili. Il Milan ci avrebbe dato 35 milioni, il West Ham 32, il Napoli 30. Keita e il suo procuratore hanno risposto che non interessava nessuna delle tre, che la destinazione gradita era la Juve. Il giocatore me lo ha ribadito ad Auronzo di Cadore”.
La Juve invece offre di meno: “La società bianconera ritiene congrua la somma di 15 milioni, io però non posso cedere un giocatore alla metà dell’offerta più bassa tra quelle ricevute”.
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