Dallo storico primo gol allo Juventus Stadium nel 2011 al pareggio di ieri contro il Napoli, passando per la sfida di Coppa Italia sempre con gli azzurri e soprattutto con un pensiero rivolto alla Champions League, obiettivo numero uno e sogno per Stephan Lichtsteiner. Sono tanti gli argomenti trattati dal difensore bianconero, che ha parlato ai microfoni di JTV: “A cinque anni e mezzo di distanza dal primo gol in quello che allora era il nuovo stadio della Juventus posso dire che è stata una giornata speciale – ha esordito Lichtsteiner -. Il club veniva da un momento complicato e, considerando la storia che abbiamo scritto negli anni, quello è stato l’inizio di un percorso straordinario per tutti. Il match di ieri? Probabilmente non è stata la partita che volevamo fare ed eravamo un po’ sottotono, ma abbiamo saputo soffrire tutti insieme. In ogni caso bisogna fare i compimenti al Napoli, squadra che ha fatto una grande gara e che ci ha messo in difficoltà, per questo dico che il punto è molto importante. Adesso pensiamo già alla sfida di Coppa Italia contro di loro: troveremo un avversario forte, ma noi partiamo da una situazione di vantaggio e sappiamo soffrire. Servirà fare un gol per stare più tranquilli, anche perchè il Napoli ieri ha corso tantissimo e magari non riuscirà a fare la stessa gara”.
Mese di aprile che sarà probabilmente decisivo per il futuro della Juventus, attesa da tanti impegni tra cui i quarti di finale di Champions League contro il Barcellona. Impossibile per Lichtsteiner non pensare ai blaugrana: “Siamo dove volevamo essere e avremo tante gare importanti, ma dovremo essere bravi ad affrontare ogni avversario come fosse il Barcellona, con la stessa mentalità e lo stesso ritmo – ha proseguito lo svizzero -. Solo così si possono vincere i titoli, mantenendo i piedi per terra e senza mollare contro nessuno. Già in passato abbiamo vinto diversi titoli nazionali, adesso vogliamo vincere la Champions League. Per me è un sogno, così come sarebbe un sogno anche il sesto scudetto consecutivo. Come l’ho presa quando ho saputo che avremmo affrontato il Barcellona? Lo sapevo già… Non è stata una sorpresa, la sera in cui loro hanno battuto il PSG 6-1 stavo giocando a carte con mio padre e gli ho detto che al sorteggio avremmo beccato loro. Voglio ancora vincere titoli, mentre se dovessi desiderare un gesto tecnico da realizzare non ci sarebbe differenza tra segnare un gol in rovesciata o farne uno a porta vuota. Certo, una rete decisiva in finale di Champions però non sarebbe male…“.
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