Le analisi preliminari hanno confermato la causa del decesso avvenuto poco dopo le 12 ore locali. Stando all’autopsia richiesta dalla magistratura con il benestare dei famigliari, “Maradona è stato stroncato da un’insufficienza cardiaca acuta, conseguenza diretta di una grave miocardiopatia, che ha generato un esteso edema polmonare”.
Questo il responso dei periti forensi che hanno svolto le analisi all’obitorio dell’ospedale San Fernando, dove la salma del Diez è stata trasferita nel prime ore del pomeriggio. Ma l’ex medico dell’idolo argentino, Alfredo Cahe, lancia accuse nemmeno troppo velate lamentando “un decesso quantomeno insolito, nel senso che Maradona non è stato curato a dovere. Prima di tutto, avrebbe dovuto restare ricoverato. Non esiste che un paziente nelle sue condizioni venga dimesso una settimana dopo quel tipo di intervento, mandarlo a casa è stata una stupidaggine. In secondo luogo – ha proseguito Cahe – avrebbe dovuto avere un medico adeguato accanto, che fosse in grado di assisterlo in caso di emergenze, cosa che evidentemente non è accaduta”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro