Il calcio è pieno di “what if…”, di “cosa sarebbe successo se…”. E se Baggio non avesse sbagliato quel rigore nel ’94? E se il signor Mendez non avesse fischiato il discutibilissimo rigore per la Germania nella finale contro l’Argentina ad Italia ’90? Oppure se l’assistente avesse visto la celebre Mano de Dios? Tutte domande che affascinano da sempre sportivi e opinionisti. Domande che possono essere poste sia per i gol, per gli episodi, ma anche i trasferimenti. Pensate a come sarebbe potuta cambiare la storia del Napoli negli anni ’90 se Boskov non avesse bloccato il trasferimento in azzurro di Pippo Inzaghi? O addirittura se Lionel Messi non fosse stato scartato a quel, ormai diventato celebre, provino col Como? Oppure se Salas non si fosse opposto allo scambio con Cristiano Ronaldo che Juve e Sporting Lisbona avevano praticamente definito?
Napoli-Benfica, al di là del fascino di “prima” di Champions in casa, ci regala proprio uno di questi “what if…”. Cosa sarebbe accaduto se, nell’estate del 2013 il Napoli avesse preso Julio Cesar e non Reina? Possiamo fantasticare a lungo. Magari immaginarci che il portiere brasiliano avrebbe giocato meglio, o anche peggio. L’attuale estremo difensore del Benfica, in passato numero uno dell’Inter del Triplete, poteva infatti essere azzurro in quei frenetici giorni di mercato. Era il primo Napoli di Benitez, quello del mercato fatto con respiro internazionale. In quella sessione arrivarono Higuain, Callejon, Albiol e Mertens. Giocatori di livello per un progetto che allora sembrava dover portare il Napoli in una dimensione più internazionale, con un mercato, complici anche i contatti di Benitez, che lasciava la ricerca di giovani di belle speranze e puntava su gente che aveva già calcato i grandi palcoscenici europei. In quest’ottica uscì il nome di Julio Cesar. Chi meglio del portiere dell’Inter del Triplete poteva sapere cosa vuol dire mentalità vincente.
Per diversi giorni l’affare fu praticamente dato per fatto. Ma, come detto, i giorni passavano e le firme non arrivavano. Così il Napoli decise di accantonare la pista Julio Cesar e di virare su di un ex di Benitez: Pepe Reina. Problemi di ingaggio fecero tramontare la trattativa, come ha confermato quest’oggi in conferenza stampa il portiere che probabilmente domani affronterà gli azzurri al San Paolo. Da allora i destini di Julio Cesar e quelli del Napoli non si sono più incrociati. Ma il destino di Julio Cesar si era già incrociato altre volte con quello degli azzurri. Il primo anno di Serie A il Napoli di Reja riuscì a fermare proprio l’Inter al San Paolo, infliggendo ai nerazzurri la loro prima sconfitta stagionale. Indelebile il gol a pallonetto di Zalayeta dopo un’uscita non perfetta proprio di Julio Cesar. E che dire qualche anno dopo, quando ancora Julio Cesar dovette raccogliere dalla porta il gol di Zuniga che regalò al Napoli la prima storica qualificazione in Champions League.
Insomma, domani, molto probabilmente, Julio Cesar si troverà a difendere la porta dagli attacchi di quelli che potevano essere i suoi compagni di squadra, giocando in quello che poteva essere il suo stadio. Ma così non è stato. La storia non si fa con i se e con i ma… e neppure il calcio
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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