È dimensioni bonsai per essere una guardia, ma esplosivo e con una grande carica agonistica. Alla Givova Napoli arriva Jarrius Jackson, 1,82, 29 anni, l’anno scorso alla Vanoli Cremona in A1, il tassello mancante del mosaico costruito dal gm Antonio Mirenghi e dal coach Marco Calvani. Ora la squadra è al completo, un mix di esperienza e gioventù, con giocatori navigati (Jackson, Spinelli, Malaventura, Brkic e Allegretti) e giovani (Traini, Ganeto, Metreveli e l’altro Usa D’Mon Brooks). Jackson ha una caratteristica speciale nel suo palmares: ha giocato per Bobby Knight, il mito per eccellenza degli allenatori universitari, il più celebre e temuto della storia, durissimo e spietato. Riuscire a resistere 4 anni con lui, diventando il secondo miglior marcatore della storia della Texas Tech (con oltre 20 punti di media nelle ultime due stagioni) è un passaporto di rilievo assoluto. Chi esce sotto le grinfie di Bobby Knight non è un giocatore comune,ma ha di sicuro un enorme senso di disciplina tattica e una grande mentalità. Jackson ha ottima mano ma non è solo un tiratore puro, piuttosto una guardia capace di battere l’avversario dal palleggio sfruttando la sua rapidità e le gambe esplosive. L’arresto e tiro e la penetrazione sono il suo pane quotidiano unite alla grande capacità di subire falli e trasformare tiri liberi. Arriverà in Italia già il 17 agosto non avendo bisogno di espletare le solite pratiche burocratiche, e dunque sarà presente al vernissage della squadra fissato per il 18 agosto all’hotel Gli Dei di Pozzuoli, prima della partenza per il ritiro di Ariano Irpino del giorno successivo. «È arrivato in Italia come specialista del tiro ma poi è stato intelligente ad allargare il proprio bagaglio tecnico per poter salire di livello, cosa che ha fatto, giocando in serie A con ottime cifre – spiega il coach Calvani – è stata una delle nostre prime opzioni per esperienza, affidabilità e conoscenza del campionato di A2. Poi c’è il valore aggiunto del suo passaporto italiano che ci dà la possibilità di utilizzare un solo visto e quindi, in caso di emergenza, avere la possibilità di prendere un altro giocatore. Ringrazio la società per questo ultimo importante tassello del roster, un’operazione difficile e complessa per la quale abbiamo attinto alle grandi doti di mediazione e pazienza del nostro gm Antonio Mirenghi. Siamo contenti di aver aggiunto un giocatore di qualità che sa cosa significa giocare di squadra. I compagni ed i tifosi sapranno apprezzarlo. Ora la squadra è al completo e sono molto soddisfatto del roster. I playoff sono un obbligo per una rosa di questa qualità. Poi un ranking di valore assoluto lo scopriremo solo dopo le prime giornate di campionato». «È un giocatore che completa alla perfezione la nostra squadra, lo abbiamo inseguito e aspettato, fino alla firma», aggiunge Mirenghi. Nato a Monroe, in Louisiana il 18 giugno 1985, Jackson gioca prima in Spagna, poi in Ucraina. Quindi nel 2009 arriva a Casale Monferrato in Legadue, per poi indossare per due anni la maglia di Veroli. Le ultime due stagioni le gioca in A1 a Cremona, dove è andato in crescendo chiudendo l’ultimo campionato con quasi 17 punti di media e un girone di ritorno da 20 punti per gara, con un ottimo 53,6 da due, il 32%da tre e l‘87% dalla lunetta. Non confermato da Cremona per motivi di budget ridotto all’osso, era tra gli obiettivi di Caserta e Venezia in A1, oltre che di Verona in A2 Gold. Ma alla fine ha scelto Napoli.
Fonte: Stefano Prestisimone per “Il Mattino”
