La sensazione nella testa e nel cuore dell’universo Napoli è che quest’anno sia l’anno giusto per poter puntare allo scudetto.
Il girone di ritorno dell’ultima stagione ha dato un verdetto molto chiaro: il Napoli è finalmente pronto al grande salto. La squadra di Sarri ha nello specifico collezionato ben 48 punti in 19 giornate, frantumando record su record con prestazioni sempre di alto livello e mostrando soprattutto la maturità caratteristica della grande squadra. Lo scorso campionato si è tuttavia concluso soltanto con un terzo posto alle spalle della Roma seconda e soprattutto della Juventus prima e vincitrice del sesto scudetto consecutivo.
Quest’anno il Napoli sembra aver cominciato la sua stagione sulla falsariga di quella precedente ed alla quattordicesima giornata si trova in testa alla classifica con 38 punti, dodici vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta. Nonostante lo score da record degli azzurri, la seconda posizione, occupata dalla sorpresa Inter, dista solo 2 punti mentre il podio della Serie A è completato dalla Juventus a 34 punti.
Il Napoli fa la Juventus
Ciò che stupisce del grande inizio del Napoli non è la continuità di prestazioni e di vittorie, a cui gli azzurri ci hanno abituati nel corso delle passate stagioni, ma la sorprendente solidità difensiva che consegna al Napoli la miglior difesa del campionato con sole nove reti subite al pari della Roma.
Nonostante l’infortunio di Ghoulam e i vari acciacchi fisici che hanno colpito gli uomini di Sarri, il reparto difensivo del Napoli ha dimostrato un’inaspettata maturità e consapevolezza in ognuno dei suoi interpreti, dai titolarissimi Koulibaly ed Albiol, ai meno impiegati Chiriches e Maggio, che hanno convinto ogni volta che sono stati chiamati in causa. I meccanismi difensivi sembrano finalmente ben oliati e l’incertezza complessiva di reparto ha lasciato spazio ad una sicurezza figlia degli errori veniali del passato.
Il primato di miglior difesa del campionato è appartenuto negli ultimi sei anni alla Juventus, prossimo avversario del Napoli, che ha fatto della sua retroguardia un vero e proprio vanto, muro invalicabile e motore dei successi in campo nazionale ed internazionale. Alla difesa impeccabile azzurra, completata ovviamente dal portiere spagnolo Pepe Reina, che ha mantenuto la sua porta inviolata per sei turni su tredici (nella partita con il Chievo ha giocato Sepe), fa da contraltare un attacco stellare (35 goal segnati) che tuttavia resta il secondo dell’intero campionato italiano.
La Juventus fa il Napoli
A comandare la speciale classifica dei goal fatti, dove di solito svettava la squadra di Sarri, c’è infatti la Juventus di Max Allegri, principale contendente degli azzurri per lo scudetto. I bianconeri sono notoriamente e da diversi anni la squadra da battere, in grado di rinnovarsi ogni anno e di riuscire a trovare sempre l’amalgama giusto per trionfare. Il mercato estivo ha sì privato il club torinese di due tasselli importanti come Bonucci e Dani Alves, passati rispettivamente a Milan e PSG, ma ha consegnato di fatto nuove frecce alla faretra dell’attacco juventino con innesti del calibro di Bernardeschi e Douglas Costa. Nei 40 goal in 14 partite della Juventus c’è senza dubbio il grande inizio di stagione di Paulo Dybala, autore di 11 reti nelle prime sei giornate, ed una nuova mentalità più votata all’attacco che alla copertura degli spazi difensivi. La solidità difensiva è irrimediabilmente venuta a vacillare a causa delle cessioni importanti e degli equilibri di fatto alterati ed i numeri lo certificano: i goal subiti in 14 giornate sono ben 14, alcuni dei quali da avversari di certo non illustrissimi come SPAL e Benevento. Se l’impalcatura difensiva viene meno, a crollare sono di fatto anche i risultati e di ciò ne è testimone la Vecchia Signora, già sconfitta due volte in campionato dalla Lazio allo Stadium ed a Genova dalla Sampdoria.
Paul Bear Bryant, storico allenatore di football americano per l’Università dell’Alabama dal 1958 al 1982, è passato alla storia per la sua celebre frase: ”L’attacco vende i biglietti, la difesa vince i campionati” e probabilmente non ha tutti i torti. La chiave dello strabiliante inizio di stagione del Napoli e della sua solida continuità è proprio la difesa, unico tallone d’Achille della passata stagione nel sistema tattico di mister Sarri e sul quale il sapiente allenatore toscano sembra essere riuscito ad intervenire con successo.
Venerdì prossimo si sfidano dunque il miglior attacco e la miglior difesa della Serie A in un match che forse non ci consegnerà immediatamente la prossima squadra campione d’Italia, ma che sicuramente metterà di fronte due squadre abituate ad impersonare l’una il ruolo dell’altra. Il Napoli con la miglior difesa scappa e la Juve con il miglior attacco insegue, ma il traguardo finale dista ancora sei mesi.
Matteo Cascella
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