L’umore di Napoli, così sensibile allo scirocco, s’intorbida; dopo la notevole impresa di eliminare la squadra della Volkswagen e umiliare la Sampdoria che ha inorgoglito Benitez fino alla stizza; nelle tantissime conferenze stampa.
Le sberla dell’autogol di Albiol, a seguito di un contropiede e di un intervento in ritardo di Britos su un infortunato Eder, devo dirlo, è esplosa sul volto, e sulle gambe ghiacciate del Napoli in maniera imprevista. La squadra, stava dando, ancora una volta, dimostrazione di validità. Non voglio entrare nel merito della gara, non essendo da quelle bande. Mi permetto solo dire che, a mio avviso, la partita andava preparata meglio sul piano psicologico. Benitez, invece, probabilmente, sulle euforiche ali dello spettacoloso girone di ritorno e anche perché costretto dal soprannumero di giocatori aveva dato a tutti (e soprattutto ai protagonisti del brillante girone di ritorno) perlomeno una sensazione di disinvoltura.
Aveva infatti, con prontezza eccessiva, chiamato in formazione ”i titolarissimi” e si era preparato al prestigioso e difficile incontro, con un disegno di squadra diverso. O almeno aveva questa impressione. Non si aspettava una partenza così sparata da parte degli uomini di Mihajlovic e invece di stare attenti e guardinghi, consentivano al “treno di destra” De Silvestri – Eder di imbastire un contropiede micidiale che lo stesso Albiol, insaccava.
I calciatori hanno una mentalità sui generis. Una mentalità che pretende rispetto, specie quando il dovere risulta lo facciano per intero. La mia enorme stima per Benitez prende l’avvio, proprio dalle notevoli dimostrazioni offerte da questo tecnico nel campo di questa necessaria psicologia spicciola. Benitez si lega e lega a se la famiglia calcistica che gli viene affidata, con un senso di fedeltà e di riconoscenza che lo mette sempre al sicuro da qualsiasi manrovescio e crisi. Benitez può perdere partite su partite di seguito (come è infatti successo di perdere quattro trasferte consecutive e l’eliminazione dalla Coppa Italia) ma mai accade che venga messa in discussione la sua posizione. Ne deriva, da questo modo di procedere, un accrescimento del suo prestigio personale sensibilissimo. E così succede che non viene nemmeno sfiorato dalle critiche, della società intendo, che gli propone da mesi il rinnovo, aspettandolo e senza farsi un programma o un progetto alternativo qualora questi decidesse di andare via, sponda Liverpool o Manchester City (voci ricorrenti) o sirene russe e spagnole (tanto desiderate dal suo procuratore). Dalla pubblica opinione è, invece, uno degli allenatori più criticati. Ascoltare le telefonate dei tifosi alla radio ufficiale del Napoli fa inorridire. Tantissime le critiche. Eppure il Napoli è quarto in classifica; sta impensierendo Lazio e Roma; è davanti a Inter, Milan e Fiorentina. Bah! Poi basti che vinca (come sta accadendo da qualche settimana) e le critiche si trasformano in apoteosi.
Benitez, comunque, tornando al fatto calcistico, si mantiene fedele al gruppo – base e immancabilmente il gruppo base, si riporta e lo riporta a galla. Benitez ha questi requisiti ma viene messo in difficoltà dal soprannumero di giocatori. I ballottaggi Insigne-Mertens, Ghoulam-Strinic e Britos-Koulibaly stanno diventando sempre più interessanti. Henrique, invece, sa che il suo è un acquisto di servizio, anche se negli ultimi tempi sembra che non lo voglia più accettare. Deve stare buono e attendere.
In quanto all’impegno profuso da Hamsik e co. a Wolfsburg e a Cagliari e con Fiorentina e Sampdoria credo comunque non sia il caso di parlarne. Il campionato, è splendidamente in piedi e sul quale la concentrazione potrà essere massima, da oggi in avanti. Il calendario ci riserva insidiosi turni, giovedì sera a Empoli e Milan in casa. Il Napoli torna in campionato. E’ quarto in classifica, a due punti ha la Roma. La Lazio è a tre punti e riceve il Parma. Meglio di tutte la Juventus che ospita la Fiorentina in difficoltà.
Il Napoli può condurre in porto un girone di ritorno spettacoloso. Deve trovare un certo equilibrio, nel quale deve rientrare, senza turbarlo, Insigne; ha le carte in regola per produrre un gioco migliore. Chiarisco che per migliore non intendo più bello ma più scarno. La settimana scorsa rilevai, non senza qualche preoccupazione, le insidie di una manovra che mi sembrava frutto di spontaneità e basta. L’autogol di Albiol, dopo pochi minuti, che poteva anche essere previsto, conferma in me quelle perplessità.
La compagine di Rafa non poteva, né doveva prendere gol dopo pochi minuti con la Samp. Un corto circuito di tal genere può solo esplodere in un complesso che giochi appunto spontaneo. E si regga sulla disinvoltura e sulla freschezza atletica. Chi ha uno schema rimedia con quello alla mancanza di concentrazione, un tutto che non escludo stia serpeggiando nel Napoli.
In parole povere esorterei Benitez a rendere meno fluida, pur non alterandone la semplicità, la manovra che sta producendo oggi la squadra. Cioè sorniona a centrocampo e rapida ed agile in attacco. Dove andremmo più cauti, ad esempio, è nell’arrembante gioco casalingo che sviluppano gli esterni. La scelta dei due sarà fondamentale per battere l’Empoli.
Benitez può riuscirvi se riuscirà a ricevere la collaborazione affettuosa dei giocatori. Appostati a Castelvolturno, il Napoli ripensa adesso al suo campionato che, miracolosamente risvegliato, va adesso onorato con ancor più impegno. Empoli, Milan, Parma, Cesena, Juve e Lazio sembrano proprio fatte apposta per proseguire e terminare la corsa.
E’ SEMPRE CALCIOMERCATO
La Roma mandando via Garcia (?|?!?) si è convinta che non può più sbagliare scelte tecniche. Secondo Fulvio Collovati l’obiettivo di Walter Sabatini è Mazzarri (interpellato in questi giorni anche da Franco Baldini per il suo Tottenham) Noi siamo convinti che stanno lavorando per riportare Spalletti in Italia. Però se questi preferisse venire a Napoli, nel caso di un rifiuto di rinnovo da parte di Benitez, Mazzarri diventerebbe l’oggetto del desiderio della Roma. Al Milan dovrebbe rimanere Inzaghi, nonostante Berlusconi preferisca gli ex milanisti quali Donadoni e Van Basten. Voci orientali sussurrano i nomi di Lippi e Fabio Cannavaro. L’agente Beppe Galli sta provando a portare Domenico Berardi in Inghilterra, Marco Sommella, procuratore di Ciro Immobile, tenta di far rientrare in Italia il suo assistito, ha incontrato il direttore sportivo del Napoli Riccardo Bigon.
Per i calciatori: Marchese lascerà il Genoa; Hugo Campagnaro l’Inter; al suo posto dovrebbe arrivare Yaya Tourè a parametro zero. Zuniga stuzzica la fantasia dei top team.
El Kaddouri resta al Torino e Dossena al Sunderland; Michu va e Vargas ritorna. La lista della spesa presentata da Benitez al suo presidente comprende tutti i nomi a cui non si è arrivati la scorsa estate. Lui non si arrende e ci riprova (Skrtel, Gonalons, Toulalan, Leiva, etc.)
NANDO TROISE
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro