In Champions Ancelotti ha dimostrato di poter utilizzare un’insolita difesa a 4: quella con tre centrali e un terzino. Ipotesi che è andata scomparendo dopo l’infortunio di Albiol all’inizio del 2019. Si tratta della vera grande rivoluzione portata da Carletto a Napoli, perché ha dato solidità difensiva e imprevedibilità anche nelle ripartenze. In casa Arsenal, invece, Emery varia totalmente l’assetto della squadra a seconda se vuol giocare a 3 o a 4 dietro. Da questo punto di vista hanno un ruolo fondamentale gli esterni: Maitalnd-Niles a destra e Kolasinac a sinistra, che quando giocano nel 3-4-1-2 sono più attaccanti aggiunti che terzini. Se la difesa è a quattro, invece, i terzini spingono di meno e l’azione si sviluppa maggiormente per vie centrali, tanto più che Koscielnky è Sokratis sono entrambi molto abili nell’uscita palla al piede. Certo, la solidità difensiva fornita da Koulibaly è più unica che rara, motivo per il quale il reparto arretrato del Napoli appare decisamente più solido nell’uno contro uno, anche se gli infortuni (Chiriches, Ghoulam e Albiol) hanno fin qui minato in maniera sostanziale la crescita del reparto difensivo azzurro. Diversa anche la storia dei due portieri: perché all’esperienza di Cech si contrappone la sfrontatezza del giovane Meret, estremo difensore del Napoli che è alle primissime armi in campo internazionale.
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