La rifinitura degli azzurri ieri mattina a Castel Volturno, le ultime prove di formazione per Ancelotti e gli ultimi dubbi da sciogliere: il più grosso è sul partner di Insigne in attacco con Mertens e Milik che partono quasi alla pari (51 per cento di possibilità d’impiego il belga, 49 il polacco), l’altro riguarda l’esterno sinistro di centrocampo con il ballottaggio tra Zielinski e Verdi che vede il polacco leggermente più avanti. Torneranno Ospina in porta, Hysaj e Albiol in difesa, Callejon e Hamsik tra i quattro di centrocampo. Confermati rispetto a mercoledì Mario Rui, Koulibaly, Allan e Insigne. Restano da coprire le ultime due caselle: il centrale in attacco e il quarto centrocampista a sinistra. Ovviamente salvo sorprese dell’ultima ora e in questo senso Ancelotti può tirare fuori colpi inaspettati anche stavolta, viste le prestazioni convincenti di molti azzurri contro il Parma. Dopo l’allenamento il pranzo, lo spostamento da Castel Volturno al San Paolo e poi il trasferimento in pullman a Capodichino: un gruppetto di tifosi a Fuorigrotta, pochi curiosi all’aeroporto, rispetto alla presenza numerosissima in occasione della partenza a Torino dell’aprile scorso.
Il presidente De Laurentiis ha rilasciato qualche dichiarazione a margine di una riunione tecnica sui lavori al San Paolo che si è tenuta a Napoli nella sede dell’Aru. «Sono scaramantico e non parlo della Juve. Dico solo andiamo lì tranquilli, sereni, ed esprimiamo il nostro calcio intelligente. Mi aspetto una partita ben giocata da entrambe le squadre e che vinca il migliore». E ha aggiunto. «Dite che la formazione è un rebus? E meno male, altrimenti Malcuit quando lo avreste potuto valutare? Mai. Avete visto che furia l’altro giorno? Anche se opposto a una compagine di poca forza, ha dimostrato di essere valido. Ma lo stesso vale per Zielinski e Fabian Ruiz, tutti giocatori che stiamo sperimentando e che stanno dando risposte importanti». «C’è una gestione diversa della rosa? Diciamo che c’e una gestione della rosa come deve essere», ha detto in riferimento all’impiego numeroso di calciatori di Ancelotti, rispetto al numero molto più esiguo di azzurri utilizzati nelle scorse stagioni da Sarri.
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