La pandemia non si arresta, la curva epidemiologica è in continua salita e cresce la preoccupazione tra i calciatori. Dietro il ruolo di sportivi c’è uno status familiare e la volontà di salvaguardare i propri i cari. Come riporta Il Mattino, tra i giocatori del Napoli c’è chi pensa che la bolla possa essere la soluzione ideale:
“La grande paura che nessuno riesce a sillabare con parole esatte ma che tutti sussurrano, è presto detta. E la paura che arrivi un altro lockdown per il calcio, come a marzo scorso. Ma è anche la paura, di Gattuso e di tutti, di portare a casa il virus, di poter contagiare le proprie famiglie per una partita. Ed è la paura di tutto il calcio che già avvolge come un macabro sudario la serie A e anche le gare di Coppa. Ecco, il protocollo basta per salvaguardare la salute di chi scende sui terreni di gioco?I giri di parole non s’addicono ai giri di campo ed è evidente che anche nel Napoli c’è chi pensa che forse una bolla, come quella vissuta per i contagi di Zielinski ed Elmas (ancora positivi a quasi tre settimane) possa essere la soluzione per andare avanti con meno ansie, meno patemi, meno mal di testa. Insomma, la grande paura di Gattuso, ma anche il grande senso del dovere. Sia pure quello calcistico. Intanto, la squadra ieri notte non è stata in ritiro e si ritroverà qualche ora prima della gara”.
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