In un pomeriggio di luglio, su una pista di atletica di un campo del Trentino, Carlo e Ancelotti e Arek Milik stavano costruendo qualcosa che solo a loro due poteva sembrare verosimile con tanto anticipo. Vedere alla fine del girone di andata il polacco al primo posto della speciale classifica di media gol per minuti giocati della serie A. Sì, lo stesso campionato che proprio in quell’estate si era arricchito con l’arrivo del cannibale portoghese da tutti noto come Cristiano Ronaldo. Ma Ancelotti, che pure con CR7 ha avuto un certo feeling ai tempi del Real Madrid, aveva parlato chiaro con Milik: «Sarai tu la prima punta del mio Napoli». Detto, fatto. E nonostante qualche piccolo periodo di calo fisiologico, Arek si è ritrovato a salutare il 2018 con la media di un gol ogni 97 minuti, che poi sarebbe molto prossima alla media di un gol a partita. Cifra quasi astronomica se si pensa che a parte l’inizio della stagione, il polacco è partito spesso alle spalle di Mertens nella gerarchia degli attaccanti titolari del Napoli (con Insigne intoccabile). Ma per uno che ha superato due rotture dei crociati, figuriamoci se un po’ di concorrenza lo avrebbe fermato. Certo che no, e allora i gol e le soddisfazioni sono arrivate. Scommessa vinta, da lui e da Ancelotti. In memoria di quel pomeriggio di luglio trascorso sulla pista di atletica del campo di Carciato a Dimaro.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro