Il Napoli è stato deferito dalla FIGC per aver schierato tre calciatori, Zielinski, Rrahmani e Lobotka, lo scorso gennaio contro la Juventus nonostante la quarantena fiduciaria impostagli dalla ASL Napoli2-Nord in quanto contatti stretti di positivi e privi ancora della dose booster del vaccino. L’edizione odierna de Il Mattino ha commentato questa scelta: “Fa effetto che a essere finito a processo sia l’unica squadra che in quei giorni di picco dei contagi, in ogni caso, non rinunciò a partire. Nelle stesse ore, infatti, travolti da focolai ben 4 gare vennero fatte slittare: Bologna-Inter, Fiorentina-Udinese, Salernitana-Venezia e Atalanta-Torino. Nessuno dei club bloccati dalla Asl è stato sottoposto a indagine dalla Procura Figc. Ma di procedimenti aperti sul tavolo di Giuseppe Chiné, capo della procura dopo il polemico addio di Giuseppe Pecoraro, ce ne sono un bel po’. Uno chiuso con una archiviazione (insomma, senza riconoscere responsabilità) è quello relativo al cosiddetto caso Suarez. O sulle plusvalenze nel calcio, con undici club a rischio deferimento (tra cui Juve, Napoli, Genoa, Sampdoria ed Empoli)”.
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