Continua a far discutere l’inaccettabile post-partita di ieri a Frosinone. Dura presa di posizione anche del quotidiano cittadino Il Mattino in un editoriale a firma del responsabile sport Francesco De Luca. Vi proponiamo alcuni stralci: “A Frosinone è accaduto qualcosa di inaccettabile sul piano etico e sportivo. Gli autori dell’incomprensibile e offensivo gesto, riconducibili al gruppo ultrà della Curva B, sono probabilmente tra coloro che sabato sera hanno issato in luoghi simbolo di Napoli, come piazza Plebiscito, striscioni contro De Laurentiis. È noto che lo contestino da anni, a prescindere da campagne acquisti e risultati. Il presidente del Napoli è tra i pochi dirigenti ad aver alzato un muro tra la sua società e queste fazioni con circostanziate denunce che dodici anni fa portarono anche ad arresti di capitifosi. Quei cori di contestazione al San Paolo, da un bel po’, vengono sottolineati dai fischi degli spettatori presenti in altri settori: nessuno può sentirsi padrone dello stadio e del tifo”.
Ed ancora: “Meritiamo di più? Magari giocatori in grado di far compiere al Napoli il decisivo scatto per lo scudetto? Ma cosa potrebbe pensare un costoso fuoriclasse di una tifoseria in cui vi è una frangia che rifiuta in malo modo la maglia del capitano dopo una vittoria e una qualificazione Champions? Quale appeal potrebbero mai avere Napoli e il Napoli? La presenza di Ancelotti è uno stimolo, ma scene come quelle viste a Frosinone rischiano di essere un freno. Non ci meraviglieremmo se alcuni azzurri cominciassero a interrogarsi sull’opportunità di restare”.
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