Il Corriere dello Sport ha analizzato la situazione in casa Napoli: “Il Napoli sembra sia (già) sfuggito di mano al proprio allenatore. L’immagine trasparente di tensioni esplode nel momento in cui Garcia sostituisce ancora Kvaratskhelia (al 31′ della ripresa) e poi Osimhen (al 40′), quando c’è una partita complicata che ha bisogno di genialoidi pure fisici, capaci di spaccare una serata. Simeone in campo ma non per abbinarlo a Osi, semplicemente per sostituirlo. Uno più uno, cioè Kvara più Osi, fa zero conclusioni. Non è aritmetica, è il calcio. Uomini sull’orlo di una crisi di nervi: e sarà per colpa della sorte o magari per l’imprecisione; oppure sarà per frustazione o per debolezza, ma quando a Bologna è finita, la sensazione che il Napoli offre di sé è di una squadra livida e pure un po’ inquieta. La Champions League, la soglia di sopravvivenza d’una stagione da vivere con lo scudetto al petto, resta a distanza ravvicinatissima (ci mancherebbe) ma dal Dall’Ara arrivano risposte vaghe, anche un po’ contraddittorie, che alimentano impazienza e pure un pizzico di tensione”.
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