A quattro ore dalla partita contro la Sampdoria, Hamsik realizza che il suo futuro non sarà più a Napoli, in quella che per 12 anni è stata la sua casa. L’opportunità che si materializza si chiama Cina. Dalian. “Mentalmente è stata dura, non so come sia riuscito a scendere in campo, reggere la pressione, tutti i sentimenti che aveva dentro, e giocare così bene!” ci spiega uno dei suoi migliori amici, Martin Petras. Quella, forse, è stata una delle migliori prestazioni del capitano azzurro in tutta la stagione. “Avrebbe potuto giustificarsi in qualsiasi modo: una febbre, un mal di pancia o una leggera influenza.” Invece no: a dirigere l’orchestra di Ancelotti con lanci millimetrici. Come se, in fondo, preferisse un addio tutto sommato sobrio, senza tutti i riflettori del San Paolo puntati addosso; qualcosa di più riservato e introverso, com’è lui. Marek aveva deciso di andare, definitivamente, e nella sua testa non c’era una marcia indietro. Domenica la firma sul contratto. Mercoledì la festa a sorpresa di tutta la rosa del Napoli. Giovedìsi sarebbe dovuto chiudere tutto ma qualcosa, tra i club, va storto e arriva l’inattesa frenata di De Laurentiis: “Abbiamo deciso di soprassedere alla cessione”. I ‘cinesi’ non rispettano le modalità di pagamento pattuite e quella che doveva essere una trattativa in discesa, si complica. Martin, che in quei giorni era in costante contatto con il suo amico Hamsik, ci racconta: “E’ stato un fulmine a ciel sereno, nessuno di noi si aspettava un comunicato così. Quelle difficoltà non lo tranquillizzarono”. Tutt’altro. Paura che saltasse: “No, perché la scelta era stata fatta. Ma serviva procedere con cautela”. E Hamsik come la stava vivendo? Giorni di frenesia. Era perennemente al telefono, in attesa di aggiornamenti. Non si scollava un secondo dal suo smartphone, tra Instagram e i vari siti. Il capitano, così, prima decide di barricarsi nella sua casa di Napoli per quasi 60 ore, e poi si trasferisce in Slovacchia, alla ricerca di equilibrio anche nervoso. “Ha fatto il trasloco in un solo giorno! La casa era piena di scatoloni… poi la moglie ha completato l’opera”. Venerdì il Napoli gli dà l’ok per non presentarsi ai vari impegni sportivi: né allenamenti né partite. Per andare a Madrid a fare le visite? “Assolutamente no!” afferma Martin. Che spiega. “L’ipotesi che andasse a fare le visite mediche a Madrid era concreta ma il giocatore voleva avere la certezza che, prima, tutto si fosse chiuso. Non ha mai comprato biglietti per andare nella Capitale spagnola, non è mai passato per la Spagna”. Quasi quindici giorni dopo ecco la fine della telenovela: “Hamsik al Dalian, è fatta”. Nel giorno di San Valentino termina un grande amore durato 12 anni. Specifichiamo però: sarà un arrivederci, perché “le porte del Napoli saranno sempre aperte” per uno come lui, ha twittato De Laurentiis. A proposito: i due si sono salutati solo telefonicamente. Per rivedersi ci sarà tempo. Marek è in questo momento in volo verso la Cina per iniziare la sua avventura al Dalian, a partire dalle visite mediche: il campionato, da quelle parti, inizia tra due settimane e non c’era più tempo per aspettare. I figli e la moglie di Marek resteranno in Slovacchia ancora per un po’. Il suo cuore, invece, si ferma a Napoli, dove ha vissuto un sogno lungo 520 partite ufficiali e 121 gol.
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
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