Riflettori puntati a ‘Piazza Carta Bianca’ al Centro Commerciale ‘La Cartiera’ dove l’abatino di Gianni Brera, il grande campione Gianni Rivera, ha presentato il suo libro: “Gianni Rivera. Autobiografia di un campione.” Il Golden Boy ha conservato il carattere di un tempo e non sono mancate chiare frecciate agli esponenti della FIGC e all’attuale patron del Milan Silvio Berlusconi. Rivera ha commentato il calcio a 360° raccontando aneddoti legati al suo passato con interessanti confronti con il mondo attuale. Tra Milan, Napoli e Nazionale, Rivera è stato grande protagonista della serata, come lo è sempre stato sui campi da calcio. L’ex numero 10 del Milan ha esordito parlando dei suoi primi passi nel mondo del calcio e di come la sua fortuna sia stata fare “di ciò che era una passione il suo lavoro”. Un carattere forte che lo ha visto esser protagonista anche in Politica. “Ho voluto raccontare la mia vita direttamente”, questo il messaggio di Rivera che come tutti i grandi protagonisti delle epoche passate vive il calcio di oggi con grande nostalgia di un mondo che non c’è più, quella dei calciatori bandiera e dei veri numeri 10 terminata con l’addio alla numerazione classica dei calciatori dall’1 all’11. Rivera ha parlato anche dell’importanza del settore giovanile e di come Milan e Napoli, così come tutto il movimento calcistico italiano, debbano ripartire dai giovani per rilanciare la Serie A e formare un campionato più competitivo. E parlando di settore giovanile il caso ha voluto che tra il pubblico ci fosse anche il padre del giovane portiere del Milan che ha fatto il suo esordio in questa stagione a soli 17 anni, Gianuigi Donnarumma. Rivera rappresenta certamente un’icona di un calcio che oggi non c’è più, il simbolo di un’ideologia in cui in tanti possono riconoscersi, senza particolari limiti di età e soprattutto di colori. Poi è chiaro che per i tifosi del Milan identificarsi in Rivera sia più facile, in tal senso il fuoriclasse rossonero ha raccontato un aneddoto legato al comico Diego Abatantuono e al modo in cui è diventato tifoso del Milan: “Diventai milanista perché da piccolo trovai un giorno per terra il portafoglio di mio nonno. Lo aprii e vidi le foto ingiallite di padre Pio e Gianni Rivera, che io non conoscevo, non sapevo chi fossero. Lo chiesi a mio nonno e lui mi spiegò: uno fa i miracoli, l’altro è un popolare frate pugliese”.
Ecco gli scatti di IamNaples.it:
Questo slideshow richiede JavaScript.
Dal nostro inviato al ‘Centro Commerciale La Cartiera’ di Pompei Andrea Cardone
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro