“Per un napoletano, giocare a Napoli, al San Paolo, non è mai una partita comune: Giuseppe Pezzella è già scafato, ma gli resta comunque l’emozione di giocare a casa sua”: Ciro Caruso, ex giocatore del Napoli, nonché osservatore della squadra dell’agente Beppe Galli, ha rilasciato un’intervista in esclusiva a proposito della sua attività di scouting, con un focus particolare su Giuseppe Pezzella, titolare nella partita di martedì sera: “È un prospetto importante, tra i migliori in Italia: ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore da grande squadra”.
Qual è la sua posizione più congeniale?
“Giuseppe ha dalla sua un gran fisico, ed una buona tecnica. Questo gli ha permesso di essere schierato lungo tutta la fascia sinistra. Ad esempio, martedì sera, era quinto del centrocampo a cinque, quindi spingeva e difendeva a seconda delle circostanze; in altre occasioni, invece, sia a Palermo sia ad Udine, ha giocato come quarto di difesa. Non ha timore dell’avversario, ha consapevolezza dei propri mezzi, e le sue qualità sono dinanzi agli occhi di tutti”
Sulle cui tracce, però, non il Napoli non c’è mai stato?
“È stato visionato, il Napoli è stato spesso alla finestra, di questo però è meglio parlarne con Beppe Galli, che è il suo procuratore”.
Sia a Palermo che ad Udine, Pezzella non ha sofferto il cambio di piazza, anzi, si è ben ambientato:
“Sebbene sia un giocatore giovane, ha già la maturità adatta per adattarsi ad un diverso contesto, non lasciandosi mai prendere dall’emozione”.
Cos’è cambiato tra Delneri e Oddo?
“Gli equilibri, e la consapevolezza dei loro mezzi, e la maggiore dimostrazione sono proprio le due partite col Napoli: hanno giocato a viso aperto, contro la squadra che attua il migliore calcio d’Italia; Oddo ha perso di misura con una squadra lanciata verso il tricolore, che in panchina ha il loro vero fuoriclasse: un maestro di calcio, che si chiama Maurizio Sarri”.
Credi davvero che la coperta sia corta?
“La Juventus ha le doti che conosciamo, il Napoli è lì, il suo fuoriclasse è in panchina: ha dimostrato, facendo entrare Insigne, che si fida dei suoi. Io ho avuto un maestro, che si chiama Gigi De Canio: mi ha aiutato a maturare, a migliorare la mia tecnica di base. Se Sarri, schiera gli stessi giocatori, è perché sono i più adatti al suo modo di giocare”
Chissà come potrebbe maturare Pezzella con Sarri…
“Sarebbe speciale! Da tifoso del Napoli, e da scout di Pezzella, sarebbe speciale, perché è un giovane, e napoletano, e sarebbe bello se crescesse con la maglia della squadra per cui è tifoso. Abbiamo recentemente assistito alla disfatta della nostra nazionale, che non si è nemmeno qualificata ai mondiali: puntare sui giovani, sarebbe il giusto riscatto, altro che lasciarsi affascinare dai talenti stranieri…“.
A cura di Michele Bellame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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